Autore:
Pierluigi Cascioli
Editore:
Youcanprint (2017), pag.218, Euro 19,00
Cosa significa essere italiani oggi? Qual è la vera identità nazionale del nostro Paese?
A queste domande il libro cerca di dare risposta, con dati statistici e con analisi di autorevoli studiosi.
Per l’Autore gli Italiani hanno un DNA di stampo realistico e, nel contempo, flessibile; senza dimenticare che hanno un carattere prevalentemente comunicativo.
Il libro è diviso in tre parti: Le radici storiche dell’identità italiana; L’identità degli Italiani; La Civiltà occidentale.
Nella prefazione, Giuseppe De Rita (Presidente del Censis) scrive che, in pratica, non molti italiani sanno che la nostra economia e i nostri imprenditori sono fra i soggetti di punta – e spesso di traino – delle cinque grandi “filiere” di produzione e consumo che fanno oggi da motore dell’evoluzione economica mondiale: la filiera del lusso, la filiera dell’enogastronomia, la filiera dell’industria dei macchinari e dei relativi pezzi di ricambio e quella del turismo mondiale, dove i dati ci dicono di essere grandi protagonisti. De Rita aggiunge anche che siamo, sul piano delle imprese, un “sistema forte e che siamo anche un sistema “ricco”, vista l’impennata senza precedenti del risparmio privato. Così, di fronte alla congiunta potenza delle imprese (sul mercato mondiale) e delle famiglie (sulla ricchezza interna), De Rita precisa: “Io mi azzarderei a dire che siamo un sistema non solo forte, ma anche ricco e grande; e invece la propensione generale continua a farci sentire poveri e marginali. Una differenza che non è tanto di tipo psicologico (chi è ottimista e chi è pessimista), quanto di coerenza fra quel che rilevano i pochi che leggono la realtà per come essa è; e quel che pensa un’opinione collettiva indifferente alla realtà e, quindi, prigioniera di una visione sostanzialmente generica, sia che passi per la tecnologica comunicazione di massa sia che si adagi nel più banale passaparola”.
Pierluigi Cascioli ha svolto attività giornalistica, scrivendo per molte testate (principalmente per l’ANSA e Il Sole 24Ore). È stato dirigente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; ha anche collaborato con il Censis, in qualità di consulente.