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A Palermo una lapide ricorda Mauro De Mauro

22/12/2014
A quasi 45 anni dalla scomparsa, una lapide ricorda il giornalista Mauro De Mauro, sequestrato a Palermo da un commando mafioso la sera del 16 settembre 1970 davanti al portone di casa. La cerimonia ufficiale si è svolta in viale delle Magnolie sul luogo in cui De Mauro fu sequestrato dai mafiosi.
Sono intervenuti il sindaco Leoluca Orlando, i familiari di De Mauro, la figlia Franca ed il nipote Alessandro, il presidente dell'Unci Sicilia, Leone Zingales, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, il presidente dell'Assostampa siciliana, Giancarlo Macaluso, ed i consiglieri nazionali dell'Unione cronisti Giuseppe Lo Bianco e Antonella Romano.
Tra le autorità presenti, il vice-prefetto vicario Maria Rosa Trio, il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe De Riggi ed il questore Maria Rosaria Maiorino.
Questo è il testo che ricorda il collega: "In questo luogo la sera del 16 settembre 1970 vili mani mafiose strapparono all'affetto dei suoi familiari il giornalista Mauro De Mauro. A ricordo della sua tenacia e del suo coraggio i cronisti e la municipalità posero".
Il presidente dell'Unci Sicilia, Leone Zingales, ha ringraziato l'Amministrazione comunale e il sindaco Leoluca Orlando.
Mauro De Mauro, nato a Foggia nel 1921, sposato e padre di due figlie, quando fu sequestrato era cronista de "L'Ora". Per il quotidiano del pomeriggio aveva seguito alcune tra le più scottanti inchieste del tempo (tra gli inizi degli anni Sessanta e l'estate del 1970). Prima della scomparsa stava collaborando con il regista Francesco Rosi nella ricostruzione della morte del presidente dell'Eni Enrico Mattei, rimasto ucciso nell'incidente aereo di Bascapè (Pavia) nel 1962.