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Pane nero (Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale)

21/05/2012
Autore: 
Miriam Mafai
Editore: 
La Repubblica (2012), pag.302, Euro 9,90
Per ricordare la scomparsa di Miriam Mafai, il Gruppo Editoriale l’Espresso ha riproposto – allegato alla “Repubblica” – questo libro della giornalista-scrittrice, pubblicato nel 1987. È la storia di Luciana che partorisce in un basso di Napoli, nell’intervallo tra due bombardamenti; di Bianca che con i figli, il grammofono e la cassetta dei gioielli attraversa a piedi l’Abruzzo; di Marisa che a Roma, occupata dai tedeschi, impara a sparare; di Sofia che da Milano si rifugia, con le sue provviste di tè e con la sua biblioteca, in un paesino al confine con la Svizzera; di Zita, mondina di Cavriago, che ha il fratello partigiano e il fidanzato nell’esercito di Salò; di Carla che durante tutta la guerra fa la postina, aspettando il ritorno del marito; di Lucia che impara a guidare il tram a Milano e il marito non lo aspetta più.
Queste, e tante altre, sono le donne che la Mafai ha conosciuto e di cui ha voluto scrivere la storia, attraverso gli anni dal 1940 al 1945.
“Le storie che ho qui raccontato – annota Miriam Mafai, in prefazione – sono tutte storie vere. Alcune di coloro con cui ho parlato hanno desiderato non vedere pubblicato il loro nome e sono state accontentate. Altre donne appaiono invece qui con il loro nome e cognome. Altre infine sono facilmente riconoscibili”.
Nella presentazione del libro (titolo: “Le coraggiose ragazze del ‘43”), Corrado Augias scrive: “In queste pagine si mescolano le ragazze dell’alta borghesia che passano l’inverno tra il 1942 e il ’43 sulle Dolomiti e le operaie dei quartieri periferici che rischiano la vita, per distribuire la stampa clandestina nei caseggiati”.
Miriam Mafai (Firenze, 1926-Roma, 2012) ha diretto “Noi Donne” dal 1965 al 1970. Dopo essere stata “inviato speciale” di “Paese Sera”, dal 1976 è passata a “la Repubblica”, di cui è diventata una delle firme più autorevoli. Dal 1983 al 1986 è stata presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Tra le sue opere ricordiamo: “Il lungo freddo. Storia di Bruno Pontecorvo, lo scienziato che scelse l’Urss” (1992); “Botteghe oscure addio. Come eravamo comunisti” (1996); “Diario italiano 1976-2006” (2006).