Autore:
Carlo Serafini (a cura di)
Editore:
Bulzoni (2010), pag.704, Euro 50,00
Cosa avvicina uno scrittore al giornalismo? Cosa porta sul giornale lo scrittore in più (o in meno) rispetto al giornalista? Come riesce a conciliare a livello di scrittura la libertà della creazione con la misura del pezzo? Che differenza di lettura di un luogo, di un viaggio, di un avvenimento può esistere tra un giornalista e un letterato? Che tipo di rapporto intrattiene un letterato con i vertici di un giornale? E con la velocità della comunicazione? E con il pubblico non sempre avvezzo ai linguaggi della cultura cosiddetta “alta”? Questi rapporti come sono cambiati nel corso del secolo scorso? Gli articoli degli scrittori sono letteratura? O sono una produzione di serie minore? Il giornalismo può essere a sua volta considerato un genere letterario?
Attraverso lo studio delle collaborazioni (a quotidiani e periodici) di trentasette tra i maggiori scrittori del Novecento (personalità del calibro di Svevo, D’Annunzio, Bacchelli, Buzzati, Vittorini e Sciascia), il libro fornisce uno strumento di studio storico-critico su quello che è stato, nel XX secolo, il rapporto tra letteratura e giornalismo.
Carlo Serafini è docente di “Letteratura contemporanea” e di “Giornalismo culturale” presso “La Sapienza” (Università di Roma).