Autore:
Chiara Longo Bifano, Stefano Natoli
Editore:
Castelvecchi (2017), pag. 190, Euro 16,50
“Le porte possono anche essere sbarrate, ma il problema non si risolverà, per quanto massicci possano essere i lucchetti. Lucchetti e catenacci non possono certo domare o indebolire le forze che causano l’emigrazione; possono contribuire a occultare i problemi alla vista e alla mente, ma non a farli scomparire”: questo è il pensiero di Zygmunt Bauman, in epigrafe a uno dei capitoli di questo saggio. Per rompere questi lucchetti e questi catenacci, gli Autori hanno scritto queste pagine, una sorta di taxi driver sociologico e letterario. Perché l’espediente dell’incipit di ogni capitolo è la conversazione affrontata – capitolo dopo capitolo – con taxisti. La complessità del tema dell’immigrazione, in questo modo, coinvolge il lettore, attraverso passaggi progressivi: dai pregiudizi, esaminati nelle prime pagine, ai “muri della politica” e alla “politica dei muri”; dall’Italia indifesa e in balia dell’Europa, all’impatto dell’immigrazione sulla nostra società.
Per Cécile Kyenge, che firma la postfazione, gli Autori sono riusciti nell’impresa, per nulla semplice, di “sbriciolare” questa complessità, con una analisi esaustiva del fenomeno, senza cadere nel tecnicismo, senza mai staccare lo sguardo da una visione d’insieme.
Pregio dell’opera è quella che, “smontati i pregiudizi”, focalizza bene le possibili chiavi di soluzione per questa crisi.
Chiara Longo Bifano, giornalista Rai, prima al GR, poi al TG2 e a RaiNews 24. Ha lavorato alla Radio Vaticana e ha collaborato con importanti periodici italiani. Nel 2016, è stata Capo della Comunicazione del Comune di Roma, durante la gestione commissariale della città; Stefano Natoli, giornalista dal 1995, ha lavorato per oltre vent’anni nelle redazioni de “Il Sole 24 Ore“. È Autore del blog “Il dato è tratto”. Tra le sue pubblicazioni: “L’informazione che cambia” (2008) e “Economia oltre la crisi” (2012).