“Ancora una volta l'Ordine dei giornalisti sottolinea come una legge dello Stato tuteli il segreto professionale dei giornalisti, i quali hanno la sola colpa di svolgere il proprio lavoro al meglio, cercando di approfondire le notizie e non accontentandosi delle verità ufficiali”. Lo afferma il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Maurizio Paglialunga in merito alle perquisizioni nelle redazioni padovane. Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, riferisce il presidente, “esprime preoccupazione e stupore per l'operazione condotta dalle forze dell'ordine, su mandato della magistratura padovana, all'interno delle redazioni padovane de ‘Il Gazzettino’ e de ‘Il Mattino di Padova’ e nell'abitazione di un giornalista”. “Obiettivo di tali perquisizioni a tappeto – afferma il Consiglio – era l'acquisizione di materiale relativo all'attività professionale dei giornalisti. Oltretutto, nella fattispecie, è stata acquisita un'imponente mole di materiale, veri e propri pacchi di documenti, che attengono all'attività professionale che il giornalista svolge nell'interesse dei cittadini”.
“Nell'esprimere la piena solidarietà ai colleghi Lino Lava ed Enzo Bordin – conclude Paglialunga – l'Ordine dei giornalisti del Veneto ribadisce che non intende assolutamente restare in silenzio di fronte a simili episodi e che farà sentire la propria voce in tutte le sedi che si riterrà opportuno sensibilizzare”.
(ANSA)