Editore:
Daniela Piazza (2011), pag.240, Euro 17,00
L’Autrice di questo originale libro percorre – pagina dopo pagina – un viaggio particolare, dando voce a protagonisti della vita politica italiana e mondiale, in alcuni casi seguiti e intervistati, in altri studiati in archivi e in biblioteche (attraverso, soprattutto, la lettura di raccolte di articoli di quotidiani e di periodici).
Ventiquattro sono le storie italiane proposte e venti quelle internazionali: da quelle di Garibaldi e di Cavour a quelle di Gianni Agnelli, di Massimo D’Alema, di Sandro Pertini, di Giovanni Spadolini; da quelle di Winston Churchill e Franklin Delano Roosevelt a quelle di Bill Clinton, di Vladimir Putin e di Barack Obama.
Numerosi i pensieri e le curiosità emerse durante le interviste ed evidenziate dal lavoro di documentazione. È un susseguirsi di battute e di convinzioni che testimoniano i ruoli e i valori espressi soprattutto dai cani e dai gatti, nella vita dei personaggi ricordati in queste pagine.
Cavour difendeva la salute degli animali domestici; Garibaldi aprì la strada alla prima società per la protezione degli animali; Gianni Agnelli riteneva la compagnia dei cani “insostituibile”; Spadolini introdusse la prima legge limitativa della caccia; mentre Clinton, D’Alema e Putin stravedono per i Labrador. Grande passione per cani e cavalli è quella della Regina Elisabetta.
In premessa, Carola Vai scrive che, del resto, cani, gatti e cavalli addomesticati, hanno finito a loro volta per impossessarsi della misteriosa abilità di suscitare interesse, curiosità, affetto negli stessi esseri umani.
Gli interrogativi mai affrontati, per l’Autrice del libro sono questi: “C’è diversità nel modo di proporsi e di pensare alla gente tra i politici che amano un quattro zampe e coloro che ne sono indifferenti? E perché i governanti di molti Paesi esibiscono senza titubanze i propri animali domestici, mentre in Italia si preferisce generalmente il silenzio sull’argomento?”. La risposta data è che, ripercorrendo le principali esperienze dei personaggi presi in considerazione e dei loro animali, è emersa l’idea di questo volume. Senza aspirazioni scientifiche. Solo brevi spaccati di vita, arrivando attraverso le loro vicende professionali e personali a misurare, a volte, la distanza tra quanto sostengono di essere e ciò che davvero sono.
Dal libro emerge che i cani, anche tra i potenti, sono amati più di qualsiasi animale da compagnia. Mentre i gatti hanno fama di portare fortuna grazie a leggende e a favole. A proposito di gatti, Ennio Flaiano diceva: “Il mio fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura”.
Tra le curiosità, si scopre che a Roma è stato creato il primo cimitero per animali domestici d’Italia.
Nota: i personaggi sono stati scelti con il criterio della “curiosità”, suscitata dal ruolo ricoperto (passato o presente), nella convinzione che gli animali domestici sono “bipartisan” e spesso sono “protagonisti” a fianco di potenti di tutto il mondo, di tutte le culture e di tutte le religioni.
Carola Vai giornalista, per anni all’Agenzia Giornalistica Italia (AGI): è stata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Per lavoro, ha viaggiato in Europa, Africa, Asia e America. Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte (fino al 2010). Attualmente è componente del Consiglio di amministrazione della CASAGIT (Cassa Autonoma dei Giornalisti Italiani). Ha pubblicato: “Torino alluvione 2000. Per non dimenticare”; “Evita regina della comunicazione”.