Domani,
sabato 14, era in programma a
Ferrara nel salone della Provincia, alla presenza di tutte le autorità, una cerimonia, organizzata dalla locale associazione della stampa per un premio dedicato al “
Giornalista precario”.
Il direttivo dell’assostampa aveva deciso, alla unanimità, di dare il riconoscimento a Giovanni Tizian, che vive sotto scorta per l’azione di denuncia delle infiltrazioni della criminalità organizzata in Emilia Romagna, e a Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, per la battaglia che da anni sta conducendo a tutela di quanti vengono sfruttati da editori senza scrupoli. E’ facile documentare che prima di questa azione dell’Odg sull’argomento c’era un silenzio quasi assoluto con editori che retribuivano i giornalisti con cifre sempre più basse, non di rado con pochi spiccioli mentre in molti casi incassavano centinaia di migliaia o milioni di euro di provvidenze pubbliche.
Un’azione di denuncia fatta senza soste e senza far sconti ad alcuno dall’Odg che ha promosso tre diverse iniziative: una ricerca (“Smascheriamo gli editori”) che ha fatto emergere la diffusa vergogna delle retribuzioni da fame; la Carta di Firenze, che non sta ottenendo alcuna collaborazione da parte dei garantiti dei Comitati di redazione (in qualche caso esplicitamente incoraggiati da vertici della Fnsi, tanto che almeno due membri della commissione lavoro autonomo della Federazione si sono dimessi), e la legge sull’equo compenso, all’esame in seconda lettura e in sede deliberante presso la commissione Lavoro del Senato che comincerà ad occuparsene martedì prossimo.
Tutto annullato a Ferrara. I vertici regionali della Fnsi, con l’appoggio di un consigliere nazionale della Federazione, hanno protestato perché Iacopino non poteva ricevere un premio dall’Associazione. Conseguenze? Cerimonia annullata, appunto. Ma presidente e vice presidente dell’Assostampa, Daniele Predieri e Francesco Lavezzi, si sono dimessi dai rispettivi incarichi.
C’è da chiedersi se i vertici della Fnsi condividono atteggiamenti di questo tipo.
Il presidente dell’Ordine, Iacopino, si dice “addolorato, ma non sorpreso. Addolorato per Giovanni Tizian, che a causa mia viene coinvolto in questa vicenda, e per i colleghi del direttivo dell’Assostampa di Ferrara. Mi auguro che Predieri e Lavezzi riprendano il loro lavoro, occupandosi dei colleghi più fragili con la sensibilità vera che hanno dimostrato . Ce n’è bisogno, in una realtà che vede troppi occuparsi di tutelare i già garantiti e perpetuare distacchi sindacali mentre nelle redazioni i colleghi vengono sfruttati anche per sopperire a pluriennali carenze di organico. La sorpresa che non c’è è legata ad una faziosità non nuova che grazie al gesto dei colleghi di Ferrara emerge pubblicamente e qualifica chi se ne rende responsabile”.