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E’ con immenso stupore e rammarico che apprendiamo - prima da un consigliere di Assostampa Ferrara - e poi leggiamo sul sito dell’ordine dei giornalisti, la nota inserita a riguardo della «festa mancata» che la associazione stampa di cui siamo presidente e vicepresidente dimissionari avrebbe annullato «in nome della faziosità».
E’ vero che alla base della «festa mancata» vi sono state divergenze di vedute, «veti», ma la cerimonia è stata annullata non per dar ragione all’una o l’altra organizzazioni coinvolte, Aser e Ordine giornalisti.
Anzi, era una presa di posizione nostra, contro affermazioni fatte all’interno di Assostampa Ferrara, rispetto i ruoli che ricoprivamo.
Vogliamo intervenire con questa breve replica per ribadire che in questa vicenda le nostre dimissioni sono state motivate solo e soltanto da contrasti interni che hanno trovato spazio e offerto informazioni unilaterali - qui sì la faziosità - a livello nazionale.
Vogliamo ribadire che l’annullamento della cerimonia è stato deciso dopo le nostre dimissioni, adottate come presa di distanza contro una situazione paradossale che si era venuta a creare sulla ricerca di un soggetto da premiare alla cerimonia, perchè - questa è l’amara realtà- non avevamo individuato nessun soggetto adatto al ruolo di premiato, a nome del «giornalista precario ferrarese».
Le «nomination» del presidente Iacopino - come rappresentante dell’Ordine - e di Giovanni Tizian (col quale ci scusiamo pubblicamente per il coinvolgimento indiretto in questa vicenda) - erano frutto di un compromesso trovato all’interno dell’Assostampa, dopo tantissime ed estenuanti proposte, compromesso che confrontato con esponenti del sindacato regionale non aveva trovato accoglimento, questo è assolutamente vero, e pertanto si era cercata l’ennesima soluzione di mediazione. Mediazione che non era stata accolta all’interno del direttivo, soprattutto da chi ora plaude all’intervento del presidente Iacopino, dal quale vogliamo assolutamente ed energicamente discostarci.
Nei modi, nei toni e nella forma.
La realtà, amarissima, è che un problema grave come quello del precariato, piaga su cui abbiamo messo il dito, sia terreno di scontro, polemiche, veleni e faziosità, da più parti.
Noi non ci stiamo.
Daniele Predieri e Francesco Lavezzi
Presidente e vice presidente dimissionari
Assostampa Ferrara