L'impegno nel dialogo dell'israeliano Nahum Borea, la lotta contro la mafia del siciliano Vincenzo Marannano e il lavoro televisivo di Monica Maggioni, prima giornalista 'embedded', hanno trionfato nella quarta edizione del premio giornalistico internazionale dedicato alla memoria di Maria Grazia Cutuli, l'inviata del Corriere della Sera morta in un agguato in Afghanistan nel 2001.
Oltre ai giornalisti gia' affermati, il premio istituito dalla Fondazione Maria Grazia Cutuli Onlus, sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, e sostenuto, tra gli altri, dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, ha riconosciuto il merito di tre giovani laureati: Francesco Marone per la sua tesi sulla politica degli attacchi suicidi in Palestina, Francesca Ghirardelli per il lavoro di ricerca sulle fonti Ansa in Algeria e Chiara Durano per l'analisi del punto di vista arabo attraverso Al Jazeera. Proprio questi premi, secondo il presidente della giuria e di Rcs periodici Piergaetano Marchetti, sono i piu' importanti per ricordare Maria Grazia Cutuli: ''ci sono moltissimi giovani che, con la loro voglia di fare - ha detto - non si rassegnano al declino, premiarli in nome di un'altra giovane e' una staffetta di testimonianza della vitalita' e della voglia di raccontare''.
Il desiderio di essere sempre in prima linea di Maria Grazia Cutuli e' stato ricordato dal collega Ettore Mo, decano degli inviati del quotidiano di via Solferino: ''eravamo su frontiere opposte e ci saremmo dovuti trovare a Kabul - ha spiegato - per festeggiare la nostra 'militanza', poi mi arrivo' la terribile notizia: non ci saremmo piu' trovati nella capitale afghana. E' morta per fare il suo lavoro, troppo giovane e troppo bella''.
Quella ''febbre tutta siciliana'' che animava gli occhi di Maria Grazia rivive oggi nei lavori di Barnea, l'editorialista del quotidiano israeliano 'Yedioth Ahronoth', che continua a credere nel dialogo nonostante abbia perso un figlio in un attacco suicida su un autobus, ma anche nel lavoro di Vincenzo Maramanno, anima del magazine 'S', incentrato sulla mafia e sui vizi del potere in Sicilia, e in quello di Monica Maggioni del Tg1, abile nel trasformare i suoi reportage - si legge nelle motivazioni del premio - in storie avvincenti. Tutti i premiati si troveranno il 22 novembre in Sicilia: alle 10 a Catania, nell'Aula Magna della Facolta' di Lettere e Filosofia dell'Universita' statale, Nahum Barnea e Monica Maggioni terranno lezioni magistrali agli studenti siciliani; alle 18, invece, si terra' la cerimonia di consegna dei premi a Santa Venerina, paese d'origine della famiglia Cutuli e nel cui cimitero riposa la salma di Maria Grazia. Alla manifestazione, presentata dalla giornalista Adele Ammendola del Tg2, partecipera' la cantautrice Rita Botto, che ha decicato una canzone alla giovane e coraggiosa giornalista siciliana. (ANSA).