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Preoccupazione per lo stato dell'informazione in Sardegna

04/04/2011
Preoccupazione per lo stato dell'informazione in Sardegna è stata espressa dall'assemblea regionale degli iscritti all'Ordine dei giornalisti, riunita a Cagliari per l'approvazione del bilancio consuntivo 2010 e del bilancio preventivo 2011. In un ordine del giorno approvato all'unanimità si rilevano la negativa riduzione del pluralismo editoriale e l'allarmante aumento del numero dei giornalisti disoccupati, si denuncia il dilagante sfruttamento dei giornalisti precari, si conferma il sostegno alle azioni del sindacato e si invitano tutti i colleghi, soprattutto i più garantiti, e gli editori a uno sforzo di impegno e di solidarietà nella ricerca di soluzioni positive.
  
A seguire  il testo dell'ordine del giorno:
 
L'assemblea degli iscritti all'Ordine dei giornalisti della Sardegna, riunita a Cagliari per l'approvazione dei bilanci,
 
esprime forte preoccupazione per lo stato dell'informazione nell'isola a causa della nuova restrizione del pluralismo editoriale;
 
rileva l'allarmante crescita del numero dei giornalisti disoccupati;
 
denuncia il dilagante sfruttamento dei giornalisti precari, che appare sempre più spesso in sostituzione del lavoro dei redattori;
 
invita tutti i colleghi, soprattutto i più garantiti, a un'ulteriore riflessione sulle conseguenze negative che il fenomeno del precariato-selvaggio ha e avrà sul ruolo delle redazioni;
 
invita altresì gli stessi colleghi a un impegno di rispetto e di solidarietà, secondo i contenuti della Carta regionale sul precariato approvata dall'assemblea dell'Ordine dei giornalisti sardi nel 2007;
 
conferma il sostegno alla Fnsi, all'Associazione della stampa sarda e ai Comitati di redazione impegnati in difficile vertenze;
 
si rivolge agli editori, nello spirito di cooperazione necessario per promuovere la fiducia tra la stampa e i lettori, così come recita la legge istitutiva dell'Ordine, ad assumere le più opportune iniziative perché i giornalisti disoccupati possano tornare a esprimere le loro professionalità e perché il fenomeno del precariato torni ad assumere le caratteristiche fisiologiche di un sano mercato del lavoro;
 
impegna il Consiglio regionale dell'Ordine ad assumere le più opportune iniziative per l'attuazione del presente ordine del giorno.
 
Approvato il 31 marzo 2011