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Presentato questa mattina il Quaderno Unci dedicato al Ddl Alfano

03/03/2009
Intitolato "Ddl Alfano: se lo conosci lo eviti", il Quaderno dell’ ”Unione Cronisti” raccoglie, in 224 pagine, le opinioni di trenta firme tra giuristi, magistrati, avvocati, investigatori, giornalisti e una ampia documentazione, tra cui il "Parere pro veritate" dei professori Enzo Cheli e Carlo Federico Grosso che la Fieg ha trasmesso alla Commissione Giustizia della Camera nell'ottobre del 2008.
Non è un pamphlet polemico o un trattato scientifico, ma uno strumento di conoscenza, analisi e intervento messo a disposizione del Parlamento. Un contributo molto qualificato affinché su temi di importanza determinante come l'efficacia della giustizia, la libertà di stampa, la tutela della riservatezza, i legislatori possano disporre di opinioni e osservazioni che consentano loro di approvare una buona legge. Cosa che, ovviamente, comporta la modifica radicale dell'impostazione del dannoso e inutile ddl Alfano. L'Unci ha inviato il Quaderno a ciascun deputato e senatore, oltre che ai rappresentanti delle istituzioni nazionali per sostenere la battaglia contro il ddl.
Al tavolo dei relatori - tra gli altri - il presidente dell'Ordine dei giornalisti Lorenzo Del Boca, il segretario della Fnsi, Franco Siddi, il presidente Roberto Natale, il presidente dell'Associazione nazionale Magistrati Luca Palamara.
''Se il ddl Alfano - scrive Del Boca - vuole essere una vera riforma deve essere radicalmente modificato. Se vuol riscrivere le regole cui si devono attenere i magistrati per la raccolta e l'uso delle intercettazioni lo faccia ma senza limitare i diritti dei giornalisti ad informarsi e dei cittadini a essere informati. Se si vuole tutelare meglio la privacy dei cittadini si eviti di inserire negli atti non più coperti da segreto quelle intercettazioni che riguardano la sfera privata dei cittadini e che nulla hanno a che vedere con le ipotesi di reato. E poi si smetta di intimidire la stampa con le manette''.
''Si vuole strangolare - sono le parole di Natale - il diritto dei cittadini di sapere''. E, ''al Presidente del Consiglio che ama ripetere che in ogni comizio nessuno alza la mano quando lui chiede chi sia sicuro di non essere intercettato - e' il suggerimento del presidente della Fnsi - proponiamo di fare un altro sondaggio: chiedere in piazza chi avrebbe rinunciato a sapere di Moggi, di Fazio, della Parmalat e dei trapianti disposti da medici senza scrupoli''.
 
In allegato il volume “Ddl Alfano: se lo conosci lo eviti”
 
 
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quadernoalfano.pdf644.52 KB