Prima Comunicazione di novembre scorso pubblica un lungo servizio dedicato al “Documento di indirizzo per la riforma dell’Ordine nazionale dei giornalisti”, approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale riunito il 17 ottobre a Positano e trasmesso successivamente all’esame del Parlamento. Si tratta di una riforma profondamente innovativa, basata su tre punti cardine che modificano la legge istitutiva dell'Ordine risalente a 45 anni fa: l'accesso alla professione, lo snellimento del Consiglio Nazionale realizzato attraverso la sostanziale riduzione del numero dei consiglieri, l’importante modifica della composizione e delle procedure degli organi chiamati a giudicare sulle violazioni al codice deontologico.
La proposta del Consiglio,pubblicata sul sito old.odg.it, nella sezione “Attività del Consiglio Nazionale”, ha aperto un acceso dibattito: un buon giornalista nasce sui tavoli della redazione di un giornale o sui banchi universitari? Si diventa professionisti seri maturando esperienza sul campo o ci si qualifica grazie a una laurea?
Queste sono le principali domande che il mensile, nell’articolo “Giornalisti con il grembiulino” rigira a giornalisti, intellettuali, magistrati, politici, pubblicandone le diverse opinioni.
Ecco alcuni pareri.