Il Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta, nella riunione del 17 marzo 2009, in seguito al procedimento disciplinare avviato in data 29 luglio 2008 nei confronti del giornalista pubblicista Patrizio Gabetti, ha deliberato di comminare la sanzione della sospensione della durata di mesi dodici (12) a seguito di condanna per autocalunnia inflittagli dalla magistratura di Aosta.
Il procedimento ha tratto origine dal procedimento penale avviato dalla Procura di Aosta nei confronti di Gabetti per il reato di autocalunnia e dalla sentenza ex articolo 444 e ss. del codice di procedura penale che ha portato a una pena di 6 (sei) mesi di reclusione.
Il Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta ha ritenuto che i fatti contestati ledano la reputazione, la dignità e il decoro professionali in quanto gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti sono tenuti al corretto esercizio dell’attività professionale; in più, il precedente di una sospensione (sei mesi) decisa da questo stesso Consiglio in data 23 settembre 2008 è stato tenuto in considerazione per valutare l’entità della sanzione in questo procedimento.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti con delibera del 16, 17 e 18 giugno 2009 ha deciso di respingere l’istanza di sospensiva presentata da Gabetti considerato che "dai motivi adotti, non si ravvisa un pregiudizio grave ed irreparabile" e che "da un esame, sia pur necessariamente sommario, degli atti, non si riscontrano motivi tali da dichiarare manifestamente infondata la delibera di primo grado".