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Quotidiano del Sud: la solidarietà della categoria

15/01/2016
L'Ordine dei Giornalisti della Basilicata, insieme ai rappresentanti lucani membri dell'Esecutivo e del Consiglio nazionale dell'OdG, nel corso di un Consiglio straordinario convocato d'urgenza nella sede dell'Ordine di Potenza in data 14 gennaio 2016, nel ribadire la solidarietà della categoria ai colleghi delle redazioni lucane del Quotidiano del Sud, vittime – insieme al personale tecnico - di un'azione scellerata posta in atto dal commissario liquidatore della società Luedi srl, con un comportamento da stigmatizzare per il merito e per i metodi adottati,
                                     denuncia fermamente
le scelte aziendali che non sono inquadrabili nella cornice di logiche imprenditoriali e di corrette relazioni sindacali fra le parti alla luce della totale indifferenza mostrata al rispetto delle regole, di accordi sottoscritti, dei diritti e del lavoro.
 
Per l'OdG di Basilicata, l'azione adottata è da ritenersi gravemente lesiva della dignità della professione giornalistica, oltre che delle persone che per anni hanno svolto quotidianamente il lavoro.
 
Peraltro, l'uscita in edicola del Quotidiano del Sud – edizione Basilicata, successivamente alla repentina sospensione dal lavoro dei giornalisti (posti in cassa integrazione a zero ore), non ci pone solo dinanzi a un'azione grave e unilaterale messa in atto, senza preavviso, dai vertici aziendali e/o loro rappresentanti, ma ci interroga anche sui possibili oggettivi atteggiamenti di accondiscendenza e sulle conseguenti responsabilità che possono riguardare anche alcuni iscritti all'Ordine (a cominciare da chi ricopriva funzioni apicali nel giornale al momento dei fatti) che hanno acconsentito alla pubblicazione dei numeri del giornale lucano a partire dal 12 gennaio u.s., cioé da quando è stata redatta una edizione di Basilicata con l'estromissione dei giornalisti lucani.
 
L'Ordine dei Giornalisti della Basilicata si chiede e chiede, al netto dei risvolti riscontrabili sul versante più specificamente sindacale, se simili comportamenti non prefigurino una violazione dei doveri relativi allo “spirito di collaborazione tra colleghi” e alla stessa “cooperazione fra giornalisti ed editori” raccomandati nell'Articolo 2 della Legge istitutiva dell'Ordine (Legge n. 69/63) e se risultino rispettosi dello spirito che anima la “Carta di Firenze” che responsabilizza anche i giornalisti, nelle loro linee gerarchiche, dinanzi al perpetrarsi di condizioni che risultino lesive della dignità, della qualità e dell'indipendenza professionale dei colleghi.
 
Su tutto ciò l'Ordine dei Giornalisti della Basilicata reputa necessario sottoporre la questione anche alla valutazione dei Consigli territoriali di disciplina competenti.
 
L'Ordine dei Giornalisti di Basilicata, condividendo analoghe perplessità poste da altri organismi della categoria, nonché da soggetti istituzionali, chiede se simili comportamenti siano compatibili con la richiesta e l'ottenimento, da parte delle aziende interessate, di contributi pubblici e/o altri benefici che, come dimostrano le azioni messe in atto, non pongono al centro delle proprie finalità la creazione delle migliori condizioni per sostenere un'impresa di stampa interessata ad assicurare il diritto-dovere dei giornalisti di informare e soprattutto il diritto del cittadino a essere informato.