Prorogata la scadenza del sondaggio sul giornalismo e l’ editoria digitale curato da "Giornalismi", un gruppo di lavoro del Consiglio nazionale dell’ Ordine dei giornalisti, in collaborazione con ANSO (Associazione Nazionale Stampa Online).
Il questionario sarà disponibile fino al
15 novembre prossimo sul sito web di Anso (
http://www.anso.it/questionario-odg/).
Il sondaggio è uno degli elementi della seconda fase della Ricerca sul giornalismo digitale in Italia avviata l’anno scorso con la pubblicazione e la presentazione (a Digit 2014) di un primo Rapporto, dal titolo "Giornalismo digitale in Italia: nelle redazioni domina ancora la ‘carta’ ma la talpa del cambiamento sta scavando". (Il testo integrale del Rapporto è
qui).
La prima fase della ricerca aveva affrontato l’analisi della situazione del giornalismo online nelle redazioni più strutturate (sia quelle native che quelle di testate ‘’tradizionali’’).
Questa seconda fase si rivolge invece a tutto il resto delle testate digitali. Quel vasto tessuto di siti giornalistici che coprono ormai tutte le aree del nostro paese, con un forte radicamento sul territorio, producendo un volume di informazione che ancora non viene pienamente riconosciuto nel quadro del sistema informativo nazionale.
In una lettera congiunta, il presidente dell’ Odg, Enzo Iacopino, e il presidente di Anso, Betto Liberati, "chiedono ai promotori di queste testate di partecipare allo studio rispondendo alle domande del questionario con la massima franchezza e senza alcun timore. I dati dei singoli editori – assicurano - non saranno divulgati in alcuno modo se non in forma aggregata e completamente anonima, né tantomeno saranno ceduti a terzi’’.
"L’ obbiettivo, come già è stato nella prima fase dello studio, è comporre un quadro il più possibile preciso della situazione del giornalismo e dell’editoria digitale in Italia – proseguono Ordine e Anso - : uno studio che, soprattutto, possa essere di aiuto per il rafforzamento del settore e il superamento dei tanti problemi che – immaginiamo – esso si trova ad affrontare. E che riteniamo giusto documentare’’.