Anche la Commissione Affari Costituzionali del Senato propone al Governo delle modifiche al decreto legislativo sulla revisione della composizione e delle competenze del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Il
parere favorevole prevede delle condizioni, alcune delle quali, contraddicono le proposte della Commissione Cultura della Camera. La più importante, e la più attesa, riguarda l’eliminazione dell’accorpamento in un unico collegio di Abruzzo e Molise.
Una soluzione che era stata suggerita dalla Commissione Cultura per recuperare un seggio da riservare alle minoranze linguistiche ma che, di fatto, precludeva al più piccolo Molise ogni possibilità di potere eleggere un proprio un consigliere nazionale. La Commissione presieduta dal senatore Torrisi prevede ora che sia in ogni caso assicurata la rappresentanza di almeno un componente giornalista professionista per ciascuna regione.
Soluzione diversa anche per i pubblicisti: i venti posti previsti non sono sufficienti per assegnarne uno alle minoranze linguistiche e uno ciascuno alle 20 regioni, quindi la Commissione propone che “sia escluso, tra i 20 giornalisti pubblicisti eletti in ciascuna delle venti regioni, l'eletto che abbia riportato in assoluto il minor numero di voti”.
Nel
dibattito in Commissione Affari Costituzionali è emerso che sarebbe stato più opportuno incrementare il numero complessivo dei componenti del Consiglio e sono state condivise "preoccupazioni in riferimento alla possibile compressione dell’autonomia dell’ordine dal momento che le norme relative all'elezione degli organi di governo degli ordini professionali dovrebbe essere riservata ai rispettivi statuti".
Restano comunque irrisolte le varie problematiche segnalate dal Cnog in merito alla formazione, al voto online e alla necessità di individuare un sistema elettorale più proporzionato ed equilibrato.
Santino Franchina
Vicepresidente Ordine Nazionale Giornalisti