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Sarah Scazzi: il rispetto che le dobbiamo

05/01/2012
Sono state diffuse foto che riguardano il recupero del corpo di Sarah Scazzi, ad Avetrana. Il presidente del Cnog, dando voce all’indignazione di tutti i membri del Consiglio dell’Ordine, ha così commentato l’accaduto:
 
“L’unico sentimento che si può provare per la diffusione delle foto di quel che restava della povera Sarah Scazzi è di vergogna. Quello non è giornalismo, non il giornalismo che, nello spirito della Costituzione, serve ai cittadini. Sarebbe auspicabile la immediata rimozione da ogni e qualsiasi sito di quelle immagini.
La reazione indignata dei lettori del Corriere.it e del Corriere del Mezzogiorno.it è la sana risposta di un Paese che avverte forte il bisogno di una informazione rispettosa della verità e delle persone.
Non è problema di regole, che ci sono, o di norme da osservare, palesemente violate non solo in questa occasione. In troppi hanno concorso a trasformare in spettacolo la tragedia di una fanciulla nei confronti della quale, in nome dell’audience o della tiratura, è mancata ogni pietà.
Questo degrado può finire solo con decisioni esemplari degli Ordini regionali di appartenenza di chi si è reso responsabile dell’accaduto, a qualsiasi livello e senza indulgenze".