Ancora uno sbarco di migranti al porto di Cagliari, e ancora una volta enormi difficoltà per i cronisti nello svolgimento del proprio lavoro.
L’Ordine dei giornalisti della Sardegna prende atto, con rammarico, che si è ulteriormente inasprita l’azione della Prefettura tesa a ostacolare il lavoro dei colleghi, confinati in un angusto recinto di transenne posto lontanissimo dal punto di attracco dell’imbarcazione che trasporta i migranti, tale da rendere difficoltose perfino le fotografie e le riprese televisive, al solito senza alcun riparo da sole e pioggia.
In occasione dell’ultimo sbarco, due agenti della Polizia di Stato e due militari della Capitaneria di porto erano dedicati espressamente a impedire qualsiasi movimento ai giornalisti, ai quali in occasioni precedenti durante la stagione estiva era stato impedito perfino di dissetarsi. Non si comprendono i timori della Prefettura di Cagliari nei confronti del ruolo dell’informazione.
L’Ordine dei giornalisti della Sardegna esprime forte preoccupazione per la sempre più aspra limitazione dell’esercizio della libertà di stampa, sancita dall’articolo 21 della Costituzione e da altre norme dello Stato, nei confronti dei colleghi in servizio al porto. Essi sono impegnati nel diritto/dovere di informare su un rilevante fatto di cronaca come l’accoglienza di migranti, che evidenzia numerose e assai gravi criticità malgrado la spesa di consistenti cifre di fondi pubblici gestiti dalla Prefettura.