Dare sostegno agli allievi delle scuole di giornalismo che non riescono a svolgere gli stage nelle aziende in stato di crisi.
È quanto ha deciso all’unanimità il Comitato esecutivo dell’Ordine dei giornalisti. Come è noto, a seguito di una errata interpretazione dell’allegato D del Protocollo d’intesa sindacale, sostenuta dagli editori e avallata dal sindacato, gli allievi delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine (nella foto la redazione della scuola di giornalimo dell'Università di Salerno) non potranno svolgere il previsto stage di due mesi presso quelle aziende editoriali cui è stato riconosciuto lo stato di crisi.
E questo anche in presenza di stage già concordati da tempo con le scuole e che hanno indotto gli allievi a sostenere spese per il trasferimento e la sistemazione in altre città. Affitti di case, biglietti aerei e ferroviari: tutti soldi gettati al vento perché gli stage – impongono editori e sindacato – non si possono fare. Un danno evidente per giovani speranzosi che quasi sempre sono a carico delle famiglie e che vedono nello stage la possibilità di guardare da vicino il mondo del lavoro. Proprio per riparare a questa doppia ingiustizia – esperienza formativa negata e inutile spesa di soldi – il Comitato esecutivo dell’Ordine ha deciso di assicurare le opportune forme di assistenza giuridica a sostegno delle iniziative che gli allievi danneggiati intendessero intraprendere.