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Scuole di giornalismo, i lavori del coordinamento

21/12/2005

Si è svolta a Roma, nella sede del Consiglio nazionale, una riunione di coordinamento fra le scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine. Erano presenti il presidente Lorenzo Del Boca ed alcuni componenti del Comitato tecnico scientifico (Morello, Mennella, Rizza, Speroni). La riunione è stata aperta dal collega Mario Tedeschini Lalli (caporedattore di Kataweb, che da molti anni insegna all’Ifg di Urbino) che ha illustrato i siti Internet ed i programmi di alcune istituzioni di altre nazioni. Giuseppe Morello ha fatto il punto sul lavoro del Comitato tecnico scientifico e sull’applicazione del <Quadro di indirizzi> stabilito dal Consiglio nazionale. Silvano Rizza ha approfondito le caratteristiche delle testate laboratorio delle scuole, in particolare di quelle stampate su carta, anche per garantire una reale preparazione multimediale. Il segretario dell’Ordine, Vittorio Roidi, ha poi illustrato la sua proposta di creare un Istituto per la formazione dei giornalisti, come organo di studio e di collaborazione (emanazione della Scuola nazionale citata nel regolamento del ’65 e mai nata) con diverse funzioni. In particolare, l’istituto potrebbe aiutare l’Ordine: a comprendere i mutamenti in corso nel mondo giornalistico, ad adeguare i metodi di insegnamento all’interno delle strutture autorizzate a svolgere il praticantato, a garantire un alto livello di preparazione degli allievi. Il dibattito si è svolto su alcune direttrici principali: esigenza di un monitoraggio e di un’analisi approfondita dei metodi di insegnamento; confronto e collaborazione fra le scuole; strutture e mezzi degli attuali istituti; finanziamenti e partecipazione degli editori; rapporti con strutture universitarie; laboratori e prodotti giornalistici; inserimento dei giovani giornalisti nel mercato; docenti, tutor, preparazione e possibile albo degli insegnanti; qualità dei corsi e concorrenza fra le scuole; stages nei giornali; trasformazioni del giornalismo moderno. Erano presenti: Nicola Tranfaglia e Vera Schiavazzi (Torino), Alessandro Ferrara e Angelo Sabatini (Tor Vergata, Roma), Angelo Agostini (Iulm, Milano), Giovanni Mantovani (Ifg, Urbino), Innocenzo Cruciani, Antonio  Socci e Nunzio Bassi (Perugia), Ugo Apollonio (Luiss, Roma), Ivano Paccagnella e Cortese (Padova), Claudio Santini (Bologna), Carlo Sorrentino e Ettore Vittorini (Toscana), Pierluigi Camilli e Arturo Lando (Suor Orsola, Napoli), Claudio Vasale e Del Re (Lumsa, Roma), Nicoletta Cittadini e Matteo Scanni (Cattolica, Milano), Rosario Cecaro (Sassari), Angelo Conti (Palermo). Soltanto all’apertura della riunione è stato presente Massimo Dini (De Martino, Milano).

Questo il testo della bozza di proposta dell’<Istituto per la formazione dei giornalisti> predisposta da Vittorio Roidi:
“L’<Istituto nazionale per la formazione al giornalismo> è un organismo di studio e di consultazione che agisce per conto del Consiglio nazionale dell’Ordine e che dipende direttamente dal Comitato esecutivo;
“L’<Istituto nazionale>,  assume a titolo sperimentale i seguenti compiti: 
- collaborare con il Consiglio nazionale, con le Commissioni consultive e con il Comitato tecnico scientifico, nel campo della formazione al giornalismo;
- analizzare i programmi, l’organizzazione e i metodi di insegnamento delle scuole di giornalismo autorizzate dall’Ordine (master, Ifg ecc);
- studiare i prodotti (stampa, tv, radio, web) giornalistici editi dalle scuole;
- realizzare il coordinamento e favorire gli scambi fra le Scuole di giornalismo;
- promuovere e realizzare corsi di aggiornamento e di specializzazione decisi dal Comitato esecutivo;
- promuovere iniziative, anche in collaborazione con enti esterni pubblici o privati, rivolte allo studio dei problemi della formazione;
“Organi dell’Istituto sono: la Segreteria e l’Assemblea.
La Segreteria è formata da tre persone elette dall’Assemblea.
L’Assemblea - che comprende i direttori delle scuole convenzionate con l’Ordine,  tre consiglieri nazionali, tre esperti di problemi della comunicazione, il Presidente e il segretario del Consiglio nazionale - si riunisce almeno due volte l’anno. L’Assemblea è convocata e presieduta dal Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine; lavora in autonomia, con il coordinamento del Segretario nazionale, il quale individuerà – d’intesa con il Tesoriere - fondi già previsti dal bilancio dell’Ordine”.
(Questa dovrà essere discussa e approvata dal Consiglio nazionale dell’Ordine)