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Scuole di giornalismo: stages indispensabili, servono regole

05/06/2006

E’ nato il coordinamento fra le scuole di giornalismo convenzionate con l’Ordine dei giornalisti. La prima riunione, che si è svolta il 1° giugno 2006 a Milano grazie all’ospitalità offerta dallo Iulm. è stata aperta dal Rettore della Libera università di Lingue e Comunicazione, professor Giovanni Puglisi, che ha salutato i direttori dei corsi di giornalismo di tutta Italia e si è detto certo che dalle esperienze dei diversi istituti e dalla loro collaborazione possa scaturire “una risposta di qualità” alle esigenze dell’informazione italiana.

I lavori sono stati aperti da una breve relazione del Segretario dell’Ordine, Vittorio Roidi, che ha ricordato la decisione del Consiglio nazionale di istituire il coordinamento fra le scuole ed ha esaminato alcune questioni: la multimedialità come condizione di base per l’esistenza stessa delle scuole a fronte delle difficoltà del mercato del lavoro; il modello biennale adottato dai 16 istituti che agiscono nelle varie regioni; l’indicazione da parte del Comitato tecnico scientifico di una revisione del “Quadro nazionale di indirizzi”; la necessità di studiare i risultati finora raggiunti; l’utilità di una collaborazione fra il neonato Coordinamento e il Comitato tecnico scientifico.

Nel dibattito sono stati toccati diversi temi, primo e più urgente quello degli stages nelle redazioni. E’ stato approvato un documento in cui si afferma con forza che gli stage sono indispensabili per il completamento del praticantato, ma che nelle redazioni nessuno può essere utilizzato in sostituzione dei professionisti  ed in violazione delle previsioni del contratto di lavoro. Agli editori viene chiesto di consentire gli stage estivi solo ed esclusivamente agli allievi delle scuole i quali, essendo già iscritti all’Albo, possono (a differenza di altri) essere utilizzati in produzione, secondo regole precise che l’Ordine deve concordare con Fnsi e Fieg.

E’ seguita l’analisi di numerose questioni: biennalità dei bandi di concorso, qualità e programmi della didattica, confronto con esperienze di altre nazioni europee, finanziamenti anche da parte di imprese private, rapporto fra le scuole e gli Ordini regionali, collaborazione fra il Coordinamento e il Comitato tecnico scientifico dell’Ordine, anche in vista della revisione del Quadro di indirizzi.

L’assemblea ha deciso che gli incontri successivi saranno coordinati  a rotazione da ciascuna scuola, secondo cadenze semestrali. Il primo coordinamento è stato affidato ad Angelo Agostini, direttore dei laboratori dello Iulm di Milano, che procederà al lavoro di collegamento e di preparazione della prossima riunione, che si terrà in autunno presso l’Ifg di Urbino.

Erano presenti ai lavori: Angelo Varni (Bologna), Rosario Cecaro (Sassari), Carlo Sorrentino e Ettore Vittorini (Toscana), Arturo Lando e Silvia Zoppi (Napoli), Innocenzo Cruciani (Perugia), Ugo Apollonio (Luiss-Roma), Angelo Agostini e Ivan Berni (Iulm Milano), Vera Schiavazzi e Sabrina Roglio (Torino), Giovanni Mantovani (Urbino),  Antonio La Spina e Natale Conti (Palermo), Ivano Paccagnella (Padova), Ruben Razzante (Potenza), Ruggero Eugeni (Cattolica-Milano), Marino Regini (Statale-Milano). Ha partecipato ai lavori il direttore dell’Ordine nazionale, Ennio Bartolotta.