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Scuole: per gli stages ci vogliono regole

16/03/2007

Gli stages estivi degli allievi e il quadro d'indirizzi del Consiglio nazionale dell'Ordine sono stati gli argomenti della terza riunione del Coordinamento delle Scuole italiane di giornalismo, riunito a Firenze l'8 marzo 2007.
All'incontro erano presenti 18 istituti sui 21 riconosciuti (Torino, Milano Ifg, Milano Cattolica, Milano Iulm, Milano Statale, Padova, Bologna, Master Toscano di Firenze, Pisa e Siena, Perugia, Urbino, Cassino, Roma Luiss, Roma Lumsa, Roma Tor Vergata, Napoli, Potenza, Palermo, Sassari).
 
Sul quadro d'indirizzi il Coordinamento ha espresso un apprezzamento unanime per l'intento del Consiglio nazionale di rendere più cogenti, rigorose e semplici le norme che regolano l'attività delle Scuole. Con un documento a parte il Coordinamento farà avere al Consiglio nazionale le sue proposte per rendere ancora più efficaci i criteri che devono assicurare una formazione di qualità, capace di adeguarsi costantemente ad una realtà editoriale e professionale in  mutamento incessante.
 
Sul tema degli stage il Coordinamento è tornato a chiedere che si apra un dialogo con la Federazione nazionale della Stampa, come già aveva sollecitato nel giugno 2006.
In particolare, il Coordinamento auspica che da questo confronto possa nascere la prospettiva di un accordo che miri soprattutto a:
a)     garantire il rispetto del contratto nazionale di lavoro, in particolare per quanto riguarda l'uso dei giornalisti disoccupati per sostituzione ferie o malattia;
b)     distinguere nettamente gli allievi delle Scuole riconosciute da qualunque altro studente di qualunque altra istituzione formativa o accademica. Solo gli allievi delle Scuole riconosciute sono infatti giornalisti praticanti e possono partecipare alla vita di redazione (in base a norme che possono essere utilmente definite su base comune, essendo a tutt'oggi vaghe, imprecise o inesistenti). Qualunque altro studente ammesso alle redazioni non può che avere funzione e rango di visitatore o uditore e non può, in alcun modo, partecipare al processo produttivo;
c)     stabilire un protocollo di comunicazione tra le Scuole e la Fnsi, che possa dare agli organismi sindacali piena e completa informazione sul numero, la destinazione e la durata degli stage degli allievi praticanti delle Scuole riconosciute. In particolare il Coordinamento intende dare alla Fnsi una comunicazione preventiva degli elenchi degli stagisti (con testata e periodo di riferimento), in modo che la Federazione ne possa poi dare conto agli organismi sindacali delle singole testate e dei Gruppi editoriali.
Ancora prima di avviare questo auspicato confronto, e per facilitarlo, il Coordinamento ha stabilite le norme seguenti, che verranno assunte da ciascuna Scuola come parte integrante del proprio Regolamento e, quindi, come regole tassative che disciplinano le attività didattiche e il comportamento degli studenti:
a)     lo stagista è un giornalista praticante a tutti gli effetti (in quanto tale è tenuto al rispetto della deontologia professionale e delle regole di comportamento stabilite dall'azienda editoriale ospitante; ma anche, come praticante presso la testata di una struttura formativa, al rispetto delle norme stabilite dalla struttura stessa);
b)     non può sostituire nessun giornalista assente per ferie o malattia;
c)     deve rispettare l'orario di lavoro nei termini contrattuali;
d)     può firmare o andare in voce/video/on line soltanto sotto la responsabilità del caporedattore o caposervizio competente;
e)     non può essere mai utilizzato in caso di sciopero, a prescindere dalla sua disponibilità.
  
Il Coordinamento delle Scuole ha chiesto al Segretario del Cnog, Vittorio Roidi, di farsi interprete di questa richiesta di dialogo con la Fnsi e ha voluto ringraziarlo per la disponibilità con la quale ha continuato a seguire lo sviluppo della formazione al giornalismo anche in una fase difficile e complessa, come quella attuale