Newsletter

Tieniti aggiornato sulle nostre ultime novità!

Link

inpgi
casagit
fondo giornalisti
fieg
Garante per la protezione dei dati personali
murialdi
agcom
precariato

Stages/Le norme sono chiare: gli allievi delle scuole non sono borsisti. Possono farli nelle aziende in crisi. Resta il divieto nei mesi estivi

30/04/2010
Una nota pubblicata nel sito della Federazione nazionale della stampa italiana sta provocando confusione nelle aziende editoriali circa la possibilità di accogliere stagisti provenienti dalle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine.

Il titolo della nota, imprecisamente, afferma che “le aziende editoriali in stato di crisi non possono utilizzare stagisti, la norma contrattuale è inderogabile”. Il testo prosegue richiamando - molto opportunamente - il “Protocollo d’intesa del 7 giugno del 1993” (tuttora in vigore) il quale prevede che “negli stage redazionali siano preferiti gli allievi delle scuole riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti”.
Segue l’invito ai comitati di redazione di vigilare perché “
lo stagista non essendo a nessun effetto un lavoratore, né autonomo, né subordinato, non può svolgere alcuna attività lavorativa utilizzabile nella produzione del giornale
”.  Una posizione assolutamente condivisa e fatta propria dal
Consiglio nazionale dell’Ordine
negli articoli 17 e 18 del “
Quadro di indirizzi per il riconoscimento, la regolamentazione e il controllo delle scuole di formazione al giornalismo
” varato nel dicembre 2007. In quegli articoli l’Ordine ha fissato rigide misure per evitare un uso improprio degli stagisti, che mai devono essere utilizzati per sostituire giornalisti, introducendo addirittura una responsabilità disciplinare sia per lo stagista che per il direttore della testata ospitante. Allo stesso modo il Quadro di indirizzi esclude che gli stage possano svolgersi in aziende che abbiano visto riconosciuto lo stato di crisi. In seguito ai massicci ricorsi a tale misura, però, il Consiglio nazionale per consentire un corretto e completo processo dell’attività formativa degli iscritti alle scuole, ha varato all’unanimità (il 9 febbraio scorso) una deroga temporanea che consente agli studenti provenienti dalle scuole riconosciute dall’Ordine lo stage anche nelle aziende in stato di crisi, fermi restando tutti gli altri limiti.
La FNSI ritiene, invece, che tali stage siano vietati dal punto 8 dell’allegato D del contratto che non consente di “procedere all’effettuazione di stage per borsisti e allievi”. Purtroppo una “e” ha indotto in errore: nel citato Allegato D è scritto, infatti, che nelle aziende in stato di crisi è vietato “procedere all’effettuazione di stage per borsisti allievi”. Come si nota, manca la “e” tra le parole borsisti e allievi: quindi, il divieto vale solo per quegli allievi che siano anche borsisti, tipologia che non riguarda certamente i praticanti della scuole di giornalismo, i quali non percepiscono alcuna borsa.
In conclusione, ad avviso dello scrivente Consiglio gli allievi non devono sostituirsi in alcun modo ai giornalisti, ma possono svolgere lo stage anche nelle aziende in stato di crisi.