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Book Time (2017), pag.140, Euro 15,00
Milano by night, quando lo spogliarello era un’arte
In una notte d’estate di oltre 30 anni fa si compì un doloroso addio. Calò per sempre il sipario del simbolo delle notti milanesi, leggere e festaiole. Chiuse il Teatro Smeraldo, storico tempio dell’avanspettacolo e della rivista. Venne per sempre abbassato il pesante tendone di velluto rosso e il Teatro si congedò silenziosamente, dopo 45 lunghi e gloriosi anni, dal suo pubblico, dai suoi artisti, dalla sua Milano. Era il 1985. Il Conte Gianfranco Longoni, proprietario del locale, annunciò con un nodo in gola la fine del malato terminale, tenuto in vita finché si era potuto, lasciato morire quando non c’era più niente da fare.
Michele Focarete, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, vicepresidente della Commissione Cultura del Cnog, cronista di lungo corso per “La Notte” e per “Il Corriere della sera”, ripercorre in questo libro, con un po’ di nostalgia e con l’aiuto di immagini e foto d’epoca, la Milano del dopoguerra, quella dei teatri, di Celentano e della Pavone, quella della voglia di tornare a divertirsi e quella, anche, degli storici night. Allo Smeraldo e al Teatro alle Maschere trapelava e cresceva quel pizzico di proibito che prima era stato riservato a pochi. Un mondo di fascino esibito, di seduzione ammiccante, di abiti certamente sgargianti e audaci ma mai “sfacciati”.
Un mondo che vede il suo tramonto definitivo con l’arrivo delle discoteche, piene di musica assordante, dove la conversazione si perde, la seduzione diventa sfacciata, il gioco non è più leggero ma diretto e privo di metafore, di scherzosità, di strizzatine d’occhio, di allusioni.
Focarete con la sua “penna” brillante fa rivivere personaggi di una Milano by night che non esiste più. Storie e aneddoti di quando la notte, come cantavano le gemelle Kessler, era “piccola per noi, troppo piccolina”.