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Torino, coordinamento nazionale delle scuole di giornalismo: sì al rigore dell´Ordine.

12/11/2007

Le scuole e i master di giornalismo italiani, riuniti all’Università di Torino l’8 e 9 novembre, i comitati tecnici scientifici e l’esecutivo dell’Ordine nazionale dei Giornalisti che li ha incontrati in questa occasione, esprimono soddisfazione per il confronto ampio e costruttivo che si è avviato tra loro su aspetti cruciali per il futuro delle scuole stesse.

Sono stati affrontati nel corso di due giorni di dibattito i temi dell’accesso alla professione, dei contenuti didattici e formativi oggi necessari per diventare professionisti dell’informazione, delle regole necessarie e condivise per rendere più omogeneo il quadro delle scuole italiane che agiscono d’intesa con l’Ordine e del rapporto con le Università, mettendo in luce la volontà comune di rendere sempre più elevata la qualità del sistema formativo e sempre più rigoroso il percorso che conduce all’esame professionale.

L’esecutivo nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha registrato le osservazioni giunte dalle scuole e dalla loro esperienza concreta, in un clima di generale sintonia che verrà successivamente recepita nella definitiva stesura del nuovo Quadro di indirizzi all’approvazione del Consiglio nazionale dell’Ordine nelle prossime settimane. Il coordinamento nazionale delle scuole ha a sua volta manifestato condivisione per lo spirito del nuovo Quadro e per la direzione di rigore e di uniformità che esso esprime. E’stata inoltre manifestata la volontà di proseguire il confronto con l’Ordine, di sperimentare nuovi modelli formativi, con particolare riguardo ad aspetti quali la correttezza nella realizzazione degli stage presso le aziende editoriali, le capacità necessarie per chi è chiamato a formare i nuovi giornalisti, la necessità di consentire l’accesso alle scuole a studenti di ogni condizione sociale ed economica.

L’Ordine e le scuole hanno infine ribadito con forza la comune convinzione che un percorso formativo di livello universitario, rigoroso e basato,sull’intreccio tra insegnamenti accademici e laboratori professionali, rappresenti oggi un’ineludibile necessità per contribuire a rafforzare l’autonomia, il pluralismo e l’autorevolezza del sistema informativo italiano e di chi ogni giorno contribuisce e contribuirà a realizzarlo.