Il Sindaco giornalisti e l’Anci firmano un accordo: “I giornalisti degli Uffici stampa della pubblica amministrazione devono obbligatoriamente essere assicurati all’Inpgi”.
Nell’ambito del convegno “Comuni e mass media” organizzato a Cittadella (Padova), il Sindacato giornalisti del Veneto e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani del Veneto (Anci) hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa con il quale sono stati chiariti alcuni aspetti normativi e procedurali attinenti la disciplina dei rapporti di lavoro dei giornalisti che svolgono attività di informazione nelle Amministrazioni comunali della Regione Veneto.
La firma del documento costituisce un contributo importante per favorire la diffusione di comportamenti uniformi e condivisi con le parti sociali, per la realizzazione degli assetti organizzativi definiti dalla legge 150. Da sottolineare l’impegno formale delle Amministrazioni comunali alla costituzione e alla gestione delle strutture di informazione facendo ricorso esclusivamente alle specifiche e qualificate professionalità offerte dal personale giornalistico, nel rispetto delle procedure amministrative previste dalla legge in materia di selezione, assunzione, e inquadramento previdenziale.
L’importanza del protocollo va inquadrata in relazione alla progressiva affermazione del principio giuridico in base al quale tutti i giornalisti impiegati negli Uffici stampa delle pubbliche Amministrazioni, siano essi titolari di un rapporto di lavoro subordinato che di una collaborazione autonoma, devono obbligatoriamente essere assicurati all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti in sostituzione di ogni altra gestione previdenziale.
“L’intesa raggiunta nel Veneto a livello regionale – ha detto il Presidente dell’Inpgi Andrea Camporese – è importante per la diffusione della cultura previdenziale e della corretta applicazione delle norme. Vanno ringraziati l’Anci per la disponibilità al dialogo e il Sindacato veneto per la convinzione nel portarlo avanti. L’auspicio è che l’intesa raggiunta in Veneto possa costituire una esperienza mutuabile su vasta scala in ambito nazionale, per fornire riscontri concreti alle problematiche attuative della legge 150. Da parte dell’Inpgi c’è la piena disponibilità a fornire l’attività di supporto utile a dirimere ogni eventuale incertezza interpretativa su questa materia”