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Un volume del Cnog per ricordare la figura di Guido Gonella

08/02/2013
“Ci sono persone che lasciano il segno, senza mai usare toni forti o cercare riflettori. E altre scivolano via, cessato il rumore che provocano per dare sfogo alla loro vanità. Guido Gonella appartiene al primo gruppo. Non amava i toni forti, non rincorreva i riflettori, aveva attenzione per i dolori della vita e per gli ultimi”: questo il commosso ricordo di Enzo Iacopino, Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, nella prefazione del libro.
Questa biografia ripercorre passo passo il cursus honorum di Guido Gonella (1905-1982), dagli studi giovanili all’Università; dalla sua testimonianza giornalistica (negli Acta Diurna su “L’Osservatore Romano”, negli anni tragici della guerra) alla vita politica. Ciò che emerge, pagina dopo pagina, è il suo profilo intellettuale e professionale, sottolineato dalle più significative esperienze: soprattutto quando contribuì ai lavori per la stesura della Costituzione e quando promosse l’istituzione dell’Ordine dei giornalisti.
All’indomani della promulgazione della Legge istitutiva – come riporta Michelangelo Bellinetti –, il ministro Gonella, al di là della comprensibile soddisfazione per la realizzazione di un obiettivo tanto importante, non si nascose che il nuovo ordinamento poteva essere migliorato, soprattutto nel corso del passaggio al Senato. Gonella, comunque, conversando in quei giorni con i giornalisti parlamentari, non perse fiducia e ottimismo. Così al giovane Giuseppe Morello – divenuto in seguito presidente dell’Ordine nazionale e poi presidente della Rai – ebbe modo di dire: “La Legge appena approvata, come tutte le leggi, non è intoccabile. Questo non è che l’inizio di un processo destinato ad accompagnare lo sviluppo del giornalismo e dei giornalisti. Il futuro ci darà certamente grandi novità. Già lo vediamo attraverso la televisione quanto sta cambiando il mondo dell’informazione e chissà quanto cambierà ancora… Non si può prevedere; è l’avvio di un cammino. Sta e starà ai giornalisti, agli editori, ai legislatori adeguarla via via che le situazioni evolveranno”.
Al termine della sua sentita testimonianza, Iacopino – in relazione alla riforma della Legge istitutiva dell’Ordine (che compie quest’anno 50 anni) – scrive che “Non sarà facile”. Ma “La Legge esistente – precisa – contiene principi essenziali di estrema attualità. Ad esempio, la previsione dell’art.2: l’inderogabile dovere della verità e del rispetto per le persone, la lealtà e la buona fede; l’umiltà di ammettere con la rettifica un errore commesso. Sono ingredienti base irrinunciabili. Non si parte, quindi, da zero”.
In appendice al volume sono riportati due significativi scritti di Gonella: il primo su “La riforma dello Stato nello spirito di libertà”; il secondo su “La libertà di stampa e i diritti individuali di libertà”, pubblicato su “Iustitia” (N°4/1959), la rivista dei Giuristi cattolici italiani.