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A VENT'ANNI DALL'OMICIDIO PADOVA RICORDA ILARIA ALPI

14/03/2014
Nel ventesimo anniversario della tragica scomparsa, Padova ha ricordato Ilaria Alpi intitolandole l'impianto sportivo di via Lucca, alla Sacra Famiglia. L’iniziativa è dell’assessore allo sport Umberto Zampieri, il quale ha coinvolto Assostampa e l'Ordine dei Giornalisti del Veneto nella cerimonia di inaugurazione che si è svolta stamattina. "Ilaria Alpi è l'esempio positivo che voglio portare alla città, in particolare ai giovani. La professione del giornalista è indispensabile per far emergere la verità. Spesso diventa una missione che parte da forti ideali ed è proprio questo che Ilaria Alpi ci insegna", ha sottolineato Zampieri.
La giornalista Ilaria Alpi uccisa a 33 anni con il cineoperatore Miran Hrovatin il 20 marzo 1994, a Mogadiscio, in Somalia, era stata inviata dalla redazione esteri del TG3 per un reportage sulla guerra civile somala e il ritiro del contingente italiano. Ma, soprattutto, per indagare su un traffico internazionale d' armi e di rifiuti tossici illegali. Ed è proprio per questo motivo che i due colleghi sono stati assassinati.
A venti anni di distanza siamo ancora in attesa di conoscere i reali mandanti dell' omicidio, di tutta la verità su quella tragica vicenda. Quella verità che Ilaria ha sempre cercato e per la quale si è sacrificata.
"L'informazione è sotto attacco. Ci si dimentica di come l' informazione fatta bene sia fondamentale per tutti e come oggi siano i freelance, quindi il 60 per cento dei giornalisti, a portarla avanti con fatica e sottopagati. Ricordiamo in questa occasione che sono 70 i giornalisti morti nell' ultimo anno. Ma c' è anche un altro modo di 'pagare' questo lavoro: le querele per diffamazione che colpiscono chi fa questa professione", ha affermato il presidente dell' Ordine dei Giornalisti del Veneto Gianluca Amadori.