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Verdini/Il dovere dei giornalisti è porre domande

29/07/2010
Il presidente del Consiglio nazionale dell’Odg, Enzo Iacopino, ha così commentato quanto accaduto in occasione della conferenza stampa dell’on. Denis Verdini:
 
“I giornalisti fanno i giornalisti: pongono domande alle quali è possibile non rispondere. Lo si può fare in maniera elegante, con un semplice “no comment”, o perfino con un fiume di parole che non dicono un bel nulla. Questa seconda è l’opzione di solito preferita dai politici italiani, quando i quesiti posti creano loro un qualche disagio.
Ciò che è inaccettabile è l’aggressione, sia pure verbale, o l’ironia su presenze o assenze alle conferenze stampa. Personalmente ho apprezzato il fatto che l’onorevole Denis Verdini (nella foto) si sia offerto, con una lunghissima introduzione, alle domande dei giornalisti e considero qualche sua intemperanza verbale superata dalle sue scuse per aver “risposto in modo che non trovate corretto”.
La speranza è che la sua disponibilità venga replicata da altri, quale che sia il loro ruolo, quando sono al centro di vicende che interessano o turbano i cittadini. E’ un dovere, per chi riveste incarichi pubblici, rispondere alle domande dei giornalisti che sono, come lo stesso onorevole Verdini ha ricordato, strumento essenziale di collegamento con i cittadini.
L’auspicio è che alle conferenze stampa vengano ammessi solo i giornalisti nell’esercizio del loro lavoro. I supporter, le claque di solito sono un ostacolo all’accertamento delle verità e non di rado rendono un pessimo servizio a quanti desiderano compiacere.
Ho chiesto al Consiglio dell’Ordine della Lombardia di acquisire il filmato della registrazione della conferenza stampa per accertare se nel corso della stessa ci siano state da parte di giornalisti comportamenti in qualche modo incompatibili con la correttezza dell’esercizio della professione.