La decisione della dirigenza della Rai di reintegrare Ignazio Scardina proprio nella funzione di redattore capo allo sport con compiti di coordinatore non può non suscitare motivati interrogativi e sconcerto, in considerazione del fatto che il collega è tuttora coinvolto nel procedimento giudiziario cosiddetto di calciopoli: procedimento per il quale a suo tempo la Commissione Etica del servizio pubblico aveva proposto il licenziamento in tronco.
La decisione della dirigenza Rai è ancora meno comprensibile ove si ricordi che l’azienda radio-televisiva pubblica è stata ammessa quale parte civile nel processo, assieme all’inviata di Rai Sport Francesca Sanipoli la quale - dopo un lungo periodo di avvilimento dovuto a scorrette iniziative di dequalificazione e di emarginazione professionale - ha tutto il diritto di poter continuare ad esercitare in libertà, dignità e serenità la propria professione.