Editore:
Il Canneto (2011), pag.156, Euro 12,00
È un “quasi giallo nel giallo”, un racconto che avvolge e trascina, dalla prima all’ultima riga. Sullo sfondo di una villa abbandonata a picco sul mare (in Liguria, nella riviera di Ponente, a pochi chilometri dal confine con la Francia), si muovono avventurieri e personaggi inquietanti, alla ricerca di un misterioso tesoro e di… (il seguito è lasciato alla lettura degli appassionati di questo genere di libri).
Bernardo Valli, nel ricordo che precede il racconto (pubblicato da Rizzoli nel 1977), scrive che Lombardi, con i suoi romanzi, per lo stile e l’assoluta libertà dei contenuti, fu uno dei pionieri di quella neoavanguardia “passata come un rapido temporale sulla pianura letteraria italiana”.
Germano Lombardi (1925-1992) ha collaborato con “la Repubblica” e con “L’Espresso”. Con Umberto Eco, Nanni Balestrini, Alberto Arbasino, Edoardo Sanguineti, e altri personaggi della cultura italiana del tempo, ha partecipato al “Gruppo 63”. Tra i suoi romanzi più noti: “Barcelona” (1963), “La linea che si può vedere” (1967) e “Il confine” (1971).