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Primo piano

23/06/2017

# io sto con l’Ordine

La decisione del Consiglio di Disciplina della Lombardia, relativa alla sanzione comminata al giornalista  Filippo Facci, è pubblicata nel sito del Consiglio regionale (http://www.odg.mi.it/sites/default/files/facci-sospensione2mesi-12giu17.pdf) ed è consultabile da chiunque, anche dai colleghi che ne hanno tratto occasione per invocare nuovamente l’abolizione dell'Ordine, reo, a loro dire,  di perseguitare, alla stregua di tribunali antidemocratici, reati di opinione espressi dalla libera stampa.
20/06/2017

Il futuro dei media tra sfide e nuove regole

Si svolgerà venerdì 23 giugno a Roma, presso lo Spazio Europa in via IV novembre 149, il corso valido per la formazione professionale dei giornalisti “Il futuro dei media, audiovisivo, copyright, piattaforme online e buona informazione: lo scenario europeo tra opportunità, sfide e nuove regole”, organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea sulla base del protocollo d’intesa firmato con il Consiglio nazionale.
19/06/2017

Assolto con formula piena l’ex presidente dell’Inpgi

L'ex presidente dell’Inpgi, l’ente previdenziale dei giornalisti, Andrea Camporese e' stato assolto con formula piena, "perché il fatto non sussiste", dalle accuse di corruzione e truffa nel processo  Sopaf. La Procura aveva chiesto per lui una condanna a 4 anni e mezzo.
13/06/2017

Il 21 giugno a Roma “Musica e libertà”

Il 21 giugno in occasione della Festa europea della Musica Ossigeno per l’Informazione organizza un concerto dedicato alla libertà di stampa dal titolo “Musica e libertà”. L’iniziativa si svolgerà al Museo comunale della Centrale Montemartini in via Ostiense, a Roma.
Suonerà una band composta prevalentemente da giornalisti, la “Jazz Scoop Band”. La manifestazione ha il patrocinion dell’Ordine nazionale dei Giornalisti. Nel corso della serata verranno letti brevi messaggi dedicati al tema della manifestazione. 
08/06/2017

La Corte di Strasburgo: il segreto istruttorio è più importante della libertà di stampa

I giornalisti non hanno il diritto di violare il segreto istruttorio in nome della libertà di stampa. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo giudicando giusta la condanna inflitta dai tribunali svizzeri (una multa di circa 3.850 euro) ad un giornalista che ha pubblicato un articolo contenente atti coperti dal segreto istruttorio.