È ufficiale: il punto sta scomparendo dalla scrittura, demolito ovunque nel mondo dall’uso massiccio di internet.
Un celebre linguista britannico, David Crystal, ne ha parlato recentemente al festival di Hay in questi termini: « È in atto un cambiamento radicale nella scrittura. Il punto ormai è fuori moda a causa dei messaggini e delle conversazioni sul web. Questo fenomeno è iniziato negli anni Novanta, con la diffusione di internet», ma ora i social network hanno impresso una accelerazione.
È ufficiale: il punto sta scomparendo dalla scrittura, demolito ovunque nel mondo dall’uso massiccio di internet.
Un celebre linguista britannico, David Crystal, ne ha parlato recentemente al festival di Hay in questi termini: « È in atto un cambiamento radicale nella scrittura. Il punto ormai è fuori moda a causa dei messaggini e delle conversazioni sul web. Questo fenomeno è iniziato negli anni Novanta, con la diffusione di internet», ma ora i social network hanno impresso una accelerazione. Crystal lo definisce il prodotto del «senso di liberazione» che si trova scrivendo rapidamente e senza troppo badare alle regole del gioco. E fa notare che, paradossalmente, al “caro estinto” si affianca una esplosione esuberante di altri segni, un fiume di punti esclamativi e interrogativi che spesso ritroviamo mescolati: «Viene alla mia festa?». «Sì!!!???». Su Facebook e nei messaggini il povero punto resiste travestito da emoticon, là dove significa basta, in frasi come «Non voglio più discutere con te.». Così chi si ostina a postare testi o inviare messaggi che finiscono con il punto, in nome della buona lingua, corre il rischio di essere travisato e un semplice «ciao.» può suonare come un addio senza possibilità di appello.
Secondo Crystal non è il caso di farne una tragedia, la lingua è così, cambia, si evolve.
(Il Venerdì, 24 giugno 2016)