Il 2014 è l’anno della radio.Ricorrono infatti il 140° della nascita di Guglielmo Marconi, il 90° della radiofonia italiana e il 40° compleanno delle radio private. E anche nel territorio di Reggio Emilia non sono mancati gli spunti per ricordare il ruolo della radio, la sua evoluzione e immaginarne, per quanto possibile, il futuro, come mezzo di comunicazione davvero per tutti. E fare comunità è stato uno degli obiettivi di Radionova, la voce della parrocchia di Castelnuovo Monti, che trent’anni fa prendeva l’avvio un’esperienza che ben si accorda con quanto - rivolgendosi agli operatori della comunicazione sociale l'11 maggio 1975 - esprimeva sullo specifico della radio il Beato Paolo VI che definiva “dialogante monologo, allargato in cerchi immensi, per ignoti e innumerevoli uditori".
Da allora l’arte della parola radiofonica si è estesa alla stampa, alla tv, a internet in uno sforzo espressivo che non cessa di rinnovarsi. “Le ricorrenze, come quelle che oggi vengono ricordate - ha detto Giuseppe Adriano Rossi, presidente dell’Associazione stampa reggiana Giulio Bedeschi alla festa di compleanno svoltasi a Parco Tagge di Felina lo scorso 18 ottobre - sono occasioni propizie per fare bilanci, ma soprattutto per intraprendere nuove iniziative, per migliorare ancora, per ripartire con maggiore lena, per ampliare il raggio di azione” sottolineando che la definizione di radio comunitaria rappresenta soprattutto l’insieme di “volontari, di collaboratori generosi e competenti, soprattutto di giovani” e che “ l’emittente ha saputo mantenersi “libera”, non si è lasciata sedurre da allettanti sirene, non si è lasciata acquisire da qualche imprenditore o gruppo”.
E’ un segno di quell’epoca di grandi speranze che caratterizzò i primi dieci anni della grande palestra di libertà che furono le radio private, accesso a una rinnovata informazione ma anche, per un’intera generazione, alla elettronica per tutti, vent’anni prima di internet. E di libertà ha parlato Mario Paolo Guidetti, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che ha rappresentato la richiesta di “serenità di chi svolge una professione difficile ed affascinante: un giornalista non può subire ricatti o condizionamenti da chi, caso mai forte delle sue disponibilità economiche, presenta le cosiddette querele temerarie, così come occorre giustamente e doverosamente tutelare chi subisce diffamazione, prevedendo forme riparatorie adeguate ma non il carcere”.
Nel dibattito “Dal globale al multimediale: quali media per i giovani di domani?” - moderato da Gabriele Arlotti del giornale telematico Redacon, ne hanno discusso Luigi Manfredi (Carlino Reggio), Corrado Guerra (Prima Pagina), Gabriele Franzini (Telereggio), Michele Campani (TuttoMontagna) – si è trovata conferma del sempre maggior valore dell’informazione veritiera mentre – con un pubblico diviso tra web, carta stampata e tv, la radio pare l’unica destinata, per la sua innata flessibilità, a non subire cali di interesse, specialmente nella rappresentazione di specifiche realtà ed esperienze che – come nel caso dell’Appennino – ne definiscono l’identità, raccontata ora anche in un libro (Dalle radio libere a Redacon: trent’anni d’informazione in Appennino) che – scrive Gabriele Dallagiacoma Primavori - scorre la storia della radio ricordando come, con Don Manfredini, “negli anni ottanta, in tempi di radio libere, abbiamo dato vita ad una radio denominata dalla burocrazia ministeriale come “comunitaria” (Radionova); negli anni duemila, in pieno boom della comunicazione digitale, abbiamo avviato un giornale telematico (Redacon).
Nel frattempo, dalla costola di Redacon è nato un sito meteo che interessa tutta la provincia (Reggioemiliameteo) che ha installato sul territorio provinciale da Novellara al Cerreto una dozzina di webcam e diverse stazioni meteo in grado di monitorare in tempo reale il territorio. Non pensiamo di essere indispensabili, ma siamo convinti di essere utili, di contribuire alla identità collettiva di un territorio, di essere uno strumento che può essere utilizzato da tutti per diffondere il proprio pensiero nei limiti della correttezza professionale e dell‟etica” – Pragmaticamente, radio, sito e previsioni: tutto quanto fa identità collettiva d‟Appennino”.