Dalla metà dell’ Ottocento vengono pubblicati in Italia fogli e periodici, per lo più satirici e critici verso il potere costituito, che utilizzano nella testata nomi e categorie o razze di animali, di uccelli, di pesci, di insetti, per richiamare un programma editoriale affidandolo a quelle sensazioni che, a livello popolare, il verso o il comportamento di un equino piuttosto che di un volatile, suscitano con immediatezza.
Così il mulo è la bestia che raglia contro gli avversari e tira calci non di poco conto , l’ asino prova a svegliare “ il popolo utile, paziente e bastonato “ mentre la rana gracida e disturba i potenti, la zanzara li punzecchia, la mosca li innervosisce e il pappagallo fa il verso ai conformisti di ogni colore.Il ragno prende gli avversari nella sua tela, il lupo li colpisce, il corvo gracchia contro gli inciuci di governo.
Spesso queste testate sono create da grandi disegnatori, splendidamente arricchite da tavole di raffinati illustratori, sottotitolate da scrittori satirici che sapevano di politica e di lotte sociali e che, con frasi taglienti, si facevano capire dalla gente comune, in periodi ancora dominati dall’ analfabetismo.
Adesso una mostra, patrocinata dal Cnog e curata dal Consigliere nazionale Roberto Zalambani (“Animali in prima pagina, tre secoli di giornali tematici“ ) mette a confronto testate di varie epoche, con queste caratteristiche, nate nel locale ma che a volte raggiunsero anche una diffusione internazionale, di decine di migliaia di copie.
L esposizione è promossa dal
Comune e dalla Pro loco di Budrio (Bologna) e verrà inaugurata
sabato prossimo 2 ottobre alle ore 16 presso la Galleria Sant’ Agata ( via Marconi, centro storico ) . Apertura giornaliera il 3, 9 e 10 ottobre, negli altri giorni su appuntamento. Info:www.prolocobudrio.it, 051 802888,
zalambanir@fedemilia.bcc.it .