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Una Rai in stile britannico, divisa in due società distinte, una di servizio pubblico finanziata dal canone, l'altra sostenuta dalla pubblicità e in grado di competere sul mercato sulla base degli stessi obblighi di affollamento: è la prima via suggerita dall'Antitrust, da seguire “in tempi brevi”, cioè prima del collocamento in Borsa (previsto a marzo), per sanare le distorsioni di un mercato pubblicitario strozzato dal duopolio (Rai-Mediaset). Il “suggerimento” dell'Autorità, guidata da Giuseppe Tesauro, è contenuto nelle conclusioni dell'indagine sul settore televisivo e sul mercato della raccolta pubblicitaria.