Ancora una volta il Sindacato cronisti romani e l’Unione nazionale cronisti italiani si vedono costretti ad appellarsi al Consiglio superiore della magistratura per denunciare comportamenti scorretti e intimidatori nei confronti di un giornalista: la cronista de “Il Giornale” Anna Maria Greco che non ha altra colpa sulla coscienza se non quella di aver adempiuto al dovere di diffondere notizie in suo possesso. Anche se scottanti perché riguardano il passato, documentato da pubbliche sentenze di un noto magistrato milanese, Ilda Boccassini. Ci auguriamo che il CSM, i cui giudizi sono sempre esemplari, conduca un’inchiesta fino in fondo su un caso che ha assunto dimensioni inquietanti dopo le ultime rilevazione della giornalista. Non solo ha subito perquisizioni in casa e al giornale, nonché il sequestro del computer, ma è stata obbligata a spogliarsi integralmente davanti alle forze dell’ordine.