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Commissione antimafia, Fava: con le minacce la criminalità crea consenso

19/02/2015
Intervistato dall’Ansa, il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia Claudio Fava cita i dati di Ossigeno per l’informazione: “L’attenzione delle mafie sui giornalisti è in ogni regione. Abbiamo una conferma sul fatto che le mafie oggi hanno bisogno di consenso e questo passa anche attraverso la capacità di intimidire o condizionare la stampa, grazie anche a “un giornalismo colluso, reticente, silenzioso, talvolta complice. Alcuni direttori di giornali hanno scelto la via della prudenza”.
Il vicepresidente della Commissione in un’intervista all’Ansa, spiega che “l’intimidazione può passare non solo attraverso la violenza ma anche evocando la violenza, usando elementi di diritto o economici”. I fenomeni di intimidazione mafiosa ai cronisti “si sono estesi: non c’è regione in cui non ci sia l’attenzione delle mafie sui giornalisti”, ha aggiunto.
Negli ultimi mesi, insieme ad altri deputati e senatori della Commissione antimafia, Fava – che per la Commissione è il coordinatore del Comitato mafia, giornalisti e mondo dell’informazione – ha ascoltato una trentina di giornalisti vittime di violenze o intimidazioni. “La solitudine geografica o professionale poi, aggrava la situazione: abbiamo 2mila casi censiti da Ossigeno per l’informazione che comprendono giornalisti che vivono in periferia in condizioni di precarietà, dove all’aggressione fisica si aggiunge anche la solitudine professionale o di chi non sa economicamente come difendersi”, ha spiegato Fava.