L’informazione per la comunità locale, così come quella per la comunità globale debbono necessariamente fare i conti con una nuova cultura della comunicazione, che sappia tenere conto delle tradizioni dei diversi popoli, delle nuove tecnologie comunicative – una su tutte, la ‘banda larga’, senza però esserne schiavi (“Siamo nel web, non del web”) – e dell’impatto emozionale dei territori che si vogliono fa conoscere (“La rete, rispetto ai media tradizionali, ha una funzione di stimolo, di avviso, di richiamo, ovvero la funzione di moderna ‘campana’ per gli abitanti digitali della contemporaneità”). È questa una possibile sintesi dell’interessante convegno “Comunicare il territorio”, promosso dal Comune di Galeata e dall’Ucsi Emilia-Romagna nella sala incontri del museo civico “Domenico Mambrini” della cittadina appenninica romagnola, a cui sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Elisa Deo, il presidente Ucsi Antonio Farnè e il consigliere nazionale dell’Ordine Elio Pezzi. Moderato dal giornalista Paolo Poponessi, il convegno ha registrato i contributi in qualità di relatori di Gabriele Locatelli, vicepresidente del Parco delle Foreste Casentinesi, dei giornalisti Marco Di Maio, presidente Anso (Associazione nazionale stampa online), Alessandro Rondoni, delegato regionale Cei Emilia-Romagna, e Fabio Grassi, responsabile dell’ufficio stampa regionale Apt Servizi, nonché di Francesco Gallucci, docente di marketing strategico al Politecnico di Torino.