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Consiglio Generale Inpgi: urgente stabilizzare Co.Co.Co.

27/11/2009
Il Consiglio Generale dell'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani ha espresso unanimemente preoccupazione per la mancata approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti della delibera del Consiglio di Amministrazione, datata 29 gennaio 2009, in materia di stabilizzazione dei Collaboratori Coordinati e Continuativi.
''Tale delibera, che discende dall'applicazione del Protocollo sul Welfare, sottoscritto due anni fa dall'allora Ministro Damiano, dall'Inpgi, dalla Fnsi e dalla Fieg - spiega l'istituto -, riveste un ruolo ancor più rilevante nel momento della grave crisi che attraversa il mondo editoriale italiano. La
possibilità di prevedere l'assunzione, a tempo determinato o indeterminato, di giornalisti collaboratori, vedendo azzerati eventuali sanzioni, interessi e contributi pregressi rilevati in
sede ispettiva, interessa una platea potenziale che sfiora le mille unità.
''Appare urgente e necessario - sottolinea il Consiglio Generale dell'Inpgi - veder approvata una deliberazione che discende da una norma generale di legge volta a tutelate e stabilizzare il lavoro parasubordinato. L'accordo contenuto nel citato Protocollo e' già stato completamente recepito e
applicato dall'Inpgi, dopo l'approvazione dei Ministeri Vigilanti, attraverso la modifica sostanziale dell'intero impianto del sistema delle aliquote contributive e delle tutele sociali a favore dei Co.Co.Co. Agli Editori non e' stato concesso lo sgravio fiscale, previsto dallo stesso Protocollo, a
parziale ristoro dei maggiori costi sostenuti nel nuovo sistema. Il Consiglio Generale ritiene che vada riaffermata la coerenza complessiva dell'accordo attraverso la sua applicazione
integrale''.
Per l'istituto ''risulta infine auspicabile e urgente un parere interpretativo che permetta all'Inpgi di applicare le norme previste nel Decreto Anticrisi per il sistema generale del lavoro italiano. In particolare si ritiene importante concedere all'Istituto la possibilità di elevare dal 60% all'80% della
quota persa di retribuzione, l'erogazione a favore dei giornalisti interessati dall'ammortizzatore della Solidarietà, come accade per le altre categorie di lavoratori''.(ANSA).