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Corsi e ricorsi storici: il sindacato dei giornalisti nacque nel 1877 dopo un duello tra un giornalista e un deputato per un articolo ritenuto diffamatorio

08/07/2014
L'Associazione Stampa Romana (il più antico sindacato unitario dei giornalisti del Lazio) è la continuazione dell’Aspi - Associazione Stampa Periodica Italiana, che nacque a Roma a seguito di un duello avvenuto la sera del 18 maggio 1877 tra Fedele Albanese, giornalista parlamentare del "Fanfulla", e l’avvocato Augusto Pierantoni (deputato radicale e genero del Ministro della Giustizia Pasquale Stanislao Mancini) che l'aveva sfidato per lavare l’onta di un articolo ritenuto sarcastico e gravemente diffamatorio, pubblicato il 13 maggio 1877.
 
Il duello si concluse rapidamente con la vittoria del parlamentare (alto come un corazziere), che, grazie al suo notevole allungo, ferì con la sciabola il giornalista all’avambraccio. La vicenda fece comunque molto scalpore tanto che nel dicembre 1877 si diede vita al sindacato dei giornalisti di cui il primo Presidente fu Francesco De Sanctis, neo Ministro della Pubblica Istruzione.
 
Sempre per lavare l'onta di una diffamazione (tema tuttora di grande attualità per via delle querele o delle cause civili di risarcimento) più di 20 anni dopo a Roma fuori Porta Maggiore, nel giardino della Villa della contessa Macchi di Cellere alle tre del pomeriggio del 6 marzo 1898, avvenne lo scontro tra due giornalisti, entrambi noti parlamentari: da una parte Ferruccio Macola, conte padovano, deputato della destra e direttore de la "Gazzetta di Venezia" (in precedenza era stato direttore anche del “Secolo XIX”), e, dall'altra il 56enne deputato radicale dell'estrema sinistra (fu rieletto per ben 10 legislature) Felice Cavallotti, fondatore della "Gazzetta rosa" (giornale politico-letterario degli "scapigliati") e Vice Presidente dell'Associazione Stampa Romana, giunto addirittura indenne al 33.esimo duello senza, però, aver mai ucciso nessuno!
 
Instancabile oppositore di Casa Savoia, Cavallotti aveva tacciato di mentitore il conte Macola, responsabile di aver pubblicato una notizia non vera relativa ad una querela ricevuta come deputato.
Lo scontro fu fatale a Cavallotti perché al terzo assalto la sciabola di Macola gli recise la carotide. Dissanguato il Vice Presidente dell'Associazione Stampa Romana cessò di vivere dopo nemmeno cinque minuti. Con la sua morte l’estrema sinistra perse un leader. In suo ricordo Giosuè Carducci pronunciò un discorso funebre pieno di passione all'Università di Bologna. Un corteo di tre chilometri ne accompagnò il feretro fino al cimitero di Dagnente (oggi frazione di Arona), sul lago Maggiore, dove è sepolto.
 
Macola, invece, venne esiliato dalla vita politica e sociale, e anni dopo si uccise. Tra il 1877 e il 1908 la categoria giornalistica sviluppò un vivace movimento organizzativo con la nascita di numerose associazioni a base territoriale (dopo l’Aspi, fu la volta nel 1890 dell’Associazione lombarda dei giornalisti e nel 1908 della Fnsi). Nel 1911 fu firmato il primo Cnlg, che è anche il primo Contratto nazionale di lavoro nella storia del nostro Paese, che quell’anno festeggiava i 50 anni di vita unitaria e di libertà.