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Formazione continua, il primo bilancio è positivo

28/01/2015
La “formazione” ha girato la boa del suo primo anno di vita. Una boa importante visto che i giornalisti italiani mai avevano impostato una così nutrita serie di iniziative tendenti a migliorare la qualità delle loro “conoscenze”, a cominciare da quelle deontologiche.
Per la maggior parte degli Ordini regionali, in realtà, non si è trattato di un anno completo di impegni ed iniziative. Per lo più, infatti, vista la novità assoluta della tematica, si è cominciato a mettere in piedi incontri e riflessioni dopo i primi tre o quattro mesi.
Il bilancio con le inevitabili ombre può, comunque, definirsi positivo sia per la qualità della maggior parte dei corsi sia per la partecipazione che, però, riscontra ancora sacche troppo vaste e sulle quali bisogna cominciare a ragionare per evitare che si crei quel fenomeno tipico di simili situazioni.
Vale a dire: una robusta maggioranza che sfiora i tre/quarti degli aventi obbligo e un altro quarto che ritiene di “essere fuori”. Soprattutto sulle motivazioni che spingono colleghi ad assumere questi atteggiamenti bisognerà riflettere e ragionare per evitare che la situazione, anziché approdare ad una morbida soluzione, si incancrenisca. Il che potrebbe significare l’assunzione di assai poco auspicabili “provvedimenti” sanzionatori che, al contrario, dovrebbero essere la “extrema ratio”, quando insomma non c’è più nulla da fare.
In questi primi nove mesi, in sostanza, molto si è fatto. In alcuni caso moltissimo. Ora – penso – bisogna guardare avanti e cominciare a pensare gli inevitabili e giusti correttivi. Tema che non vuole essere l’oggetto di questa nota che, semmai, punta a valorizzare ciò che è già avvenuto ed ha dato risultati positivi.
Sulle numerose iniziative “meno classiche” ne scelgo una che ritengo emblematica, tutto sommato facile da realizzare e che ha dato indubbi risultati positivi. Mi riferisco ad un corso su tematiche agricolo-ambientali tenutosi a Bologna e “rimbalzato” nella Marche, a Tolentino in diretta streaming.
Una soluzione indubbiamente intelligente, capace di sfruttare le moderne tecnologie che ci fanno sentire sempre più “villaggio globale” come ipotizzava mezzo secolo fa Marshall McLuhan.
In sostanza nell’aula magna della Regione Emilia Romagna si svolgeva il corso sulle nuove Politiche Comunitarie mentre a Tolentino un gruppo di colleghi seguiva relazioni ed interventi come se fossero direttamente presenti. Merito dell’Arga, l’associazione che riunisce giornalisti che si occupano in modo più specifico di tematiche agricole ed ambientali, ma intelligente risposta da parte degli Ordini regionale e nazionale che hanno dato il via libera ad un esperimento che ha dato ottimi risultati, fatto acquisire crediti formativi, e – a mio parere – aperto porte ed orizzonti nuovi sui quali bisogna continuare a ragionare.
 
Luciano Gambucci                                                                                                                                                   
Consigliere nazionale OdG