(1783)
In un giornale romano la notizia
del primo volo nel mondo
A Roma, nel 1783, sul “Diario estero” (gazzetta comunemente chiamata “Cracas”, dal nome dei suoi editori: i fratelli boemi Chracas, Giovan Francesco e Luca Antonio), il 17 ottobre fu riportata una corrispondenza dalla Francia datata 23 settembre, con la notizia del primo esperimento del “signor” Montgolfier “con una macchina nuova…. col montone, con un gallo e con un’oca (in realtà un’anitra) in un paniere e sotto un barometro appesovi”. Si trattava del primo volo con esseri viventi eseguito a Versailles – alla presenza di Luigi XVI e di Maria Antonietta, dei notabili della Corte di Francia e di una grande folla – per verificare se l’aria atmosferica fosse respirabile anche in quota. Volo che precedette l’ascensione frenata e quelle libere con uomini a bordo.
(1883-1885)
Le corrispondenze di Emilio Salgari
per la “Nuova Arena”
In un libro del 1994, ormai fuori catalogo, dal titolo “A Tripoli!”, è stata raccolta una selezione di corrispondenze di Emilio Salgari (1862-1911), scritte tra il 1883 e il 1885, firmate con lo pseudonimo “Ammiragliador”. Lo scrittore veronese seguì la rivolta mahdista in Sudan, il conflitto che nel Tonchino oppose la Francia alla “China” e le prime imprese del nascente colonialismo italiano. Le sue fonti furono le agenzie di stampa, i giornali stranieri, i bollettini delle società geografiche, i resoconti dei missionari e degli esploratori scaligeri Giovanni Beltrame e Messedaglia Bey.
Salgari, tra il 1882 e il 1893, lavorò prima per la “Nuova Arena” e poi per “Arena”,
(1899)
“Italia ride”, periodico satirico
del “Resto del Carlino”
Alla fine del 1899, per una migliore utilizzazione degli impianti tipografici, il direttore del “Resto del Carlino” lanciò il settimanale satirico-umoristico a colori “Italia ride”, cui collaborarono, insieme ai maggiori artisti del tempo (Galantara, Ardengo Soffici e Carlo Corsi), scrittori di punta, come Luigi Capuana, Sabatino Lopez, Giovanni Pascoli, Salvatore Di Giacomo e Renato Fucini. Ma, dopo sei mesi di vita, la chiusura per difficoltà economiche.
(1929)
Le “Pagine felici” di un giornalista
“brevettato” pilota di idrovolanti
Otello Cavara (1887-1928) è stato un pioniere del giornalismo aeronautico. Esordì a Milano nella redazione del “Tempo”, prima di passare al “Corriere della Sera”. Conseguito il brevetto di pilota di idrovolanti nel corso della prima Guerra mondiale, prese parte alle operazioni militari con voli di ricognizione e di bombardamento, guadagnandosi due medaglie al valor militare. Collaboratore della “Lettura” e della “Illustrazione italiana”, dopo la fine delle ostilità, sul quotidiano di Via Solferino firmò corrispondenze e articoli dedicati all’aviazione, che furono alla base dei volumi “Voli di guerra” (1918), “Scoperte in Italia di un reporter ingenuo” (1923) e “Guida del viaggiatore aereo” (1928).
Un’antologia dei suoi scritti (“Pagine felici”, 1929) fu pubblicata con una introduzione di Ugo Ojetti.