A vent’anni dalla Carta di Treviso con cui Ordine dei Giornalisti e Fnsi hanno regolamentato l’informazione sui minori, l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e Tuttinrete, tavolo interistituzionale e interprofessionale nato per promuovere una cultura della tutela dei minori nel rapporto con i mezzi d’informazione, organizzano un momento di dibattito, in programma mercoledì 25 novembre alle ore 20.30, al Circolo della Stampa in corso Stati Uniti 27 a Torino.
I promotori dell'iniziativa si propongono di tentare un bilancio sull’efficacia della Carta e una riflessione su come e quanto è cambiato il modo di fare cronaca sui minori. Filo conduttore della serata sarà la proiezione dei tre video preparati dai giovani praticanti del Master in Giornalismo di Torino che hanno partecipato al concorso indetto dall'Ordine nazionale dei giornalisti sul tema della Carta di Treviso. Uno di questi, dal titolo I cronisti e la bambina, ha vinto il primo premio e sarà presentato all'Onu, a NewYork, il 10 dicembre. Il titolo della serata, I cronisti e i minori. Cosa è cambiato dopo la Carta di Treviso si richiama appunto al video vincitore, dedicato al caso di cronaca di Serena Cruz.
Il programma dell’incontro prevede i saluti del consigliere tesoriere Gianfranco Quaglia, in rappresentanza dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, di Biancamaria Morchella, in rappresentanza di Tuttinrete e dell’Assessora al Welfare della Regione Piemonte Teresa Angela Migliasso.
Dopo la proiezione dei tre video con cui i praticanti del Master hanno partecipato al concorso, è prevista una tavola rotonda sul tema, a cui parteciperanno: Giulia De Marco, ex presidente del Tribunale per i minorenni Piemonte Valle d’Aosta; Barbara Salvetti, presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte; Paola Fuggetta, della Divisione Anticrimine della Questura di Torino; Marco Neirotti e Vera Schiavazzi, giornalisti che si occuparono del caso Cruz. Modera la giornalista Emmanuela Banfo. Sono graditi interventi dal pubblico e dei soggetti componenti di Tuttinrete, tra cui gli Ordini professionali dei Medici, degli Psicologi, degli Avvocati.