La Camera giovedì 11 giugno ha approvato (con 318 sì, 224 no e 1 astenuto in votazione segreta) il ddl Alfano sulle intercettazioni che limita fortemente la possibilità per magistrati e forze dell'ordine di utilizzare il più efficace dei mezzi di indagine contro il crimine e altrettanto fortemente riduce il diritto dei cittadini di essere informati in modo corretto, compiuto e tempestivo sulle inchieste giudiziarie.
La lotta che tutte le organizzazioni del giornalismo, Unci in testa, e anche gli editori hanno condotto contro il disegno di legge governativo ha ottenuto dei risultati - sono infatti scomparse dal testo le concezioni più aberranti - ma non sufficienti. Il testo che passa adesso all'esame del Senato è molto lontano dagli standard europei della libertà di stampa, quelli su cui si basa una moderna democrazia occidentale. Organizzazione sociale nella quale il libero e autonomo controllo della magistratura e dell'opinione pubblica, attraverso i mezzi di informazione, costituisce il naturale contrappeso ai poteri politici, legislativi ed economici.
Per questo la lotta contro il ddl Alfano prosegue con l'obiettivo di convincere i senatori a non approvare un testo che lede la Costituzione e la Convenzione dei Diritti dell'Uomo firmata a Roma sulla quale veglia la Corte di Strasburgo. L'Unci, pertanto, con Fnsi e Ordine dei giornalisti ha promosso la replica a Roma di "IN GALERA ! Gli articoli che potremmo non leggere più" ideato da Gegia Celotti e Saverio Paffumi, regìa di Silvano Piccardi, contenuti e testi di Gianni Barbacetto.
"IN GALERA !" cerca di spiegare in modo chiaro, divertente e inoppugnabile cosa non avremmo mai saputo se questa legge fosse stata in vigore nel passato, cosa rischiamo in futuro di non sapere, o di sapere troppo tardi, se sarà definitivamente approvata. "IN GALERA! - Gli articoli che potremmo non leggere più", è una manifestazione-spettacolo messa in scena grazie all'adesione convinta (e gratuita) degli attori, del regista e grazie alla partecipazione altrettanto appassionata di tutti i colleghi che intervengono e che collaborano all'allestimento. L’appuntamento è martedì 23 giugno alle ore 21.00 al teatro Ambra Jovinelli.