Newsletter

Tieniti aggiornato sulle nostre ultime novità!

Link

inpgi
casagit
fondo giornalisti
fieg
Garante per la protezione dei dati personali
murialdi
agcom
precariato

Inaugurato il Master in Giornalismo

19/11/2009
Giovedì 12 novembre la Sala Principi d’Acaja, nel Palazzo del Rettorato in via Verdi 8 a Torino, era gremita di docenti, giornalisti e giovani aspiranti colleghi, in occasione della giornata di apertura del secondo anno della terza edizione del Master in Giornalismo di Torino. Hanno presentato l’avvio dei corsi il direttore dimissionario del Master Carlo Marletti, il prorettore dell’Università degli Studi di Torino Sergio Roda e il consigliere dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Piero Bianucci. Come ogni anno, si è deciso di puntare l’attenzione su un particolare aspetto legato alla professione giornalistica: in questa inaugurazione, la scienza e l’ambiente. All’introduzione di Bianucci, giornalista scientifico, che ha ricordato come si tratti di una specializzazione particolare, da “conquistare” compiendo molti errori, è seguita quindi una lezione di Luca Mercalli, che ha affrontato con una nutrita sequela di esempi il problema della comunicazione, spesso ancora sbagliata sul tema, e dello spazio, ancora irrisorio nonostante la loro importanza, di scienza e ambiente sulle pagine dei giornali.
L’incontro è stato però anche l’occasione per presentare ufficialmente e proiettare I cronisti e la bambina, il video con cui quattro studenti del Master, in collaborazione con i tutor del laboratorio radiotelevisivo (Bianca Mazzinghi, Leopoldo Papi, Laura Preite e Emanuele Satolli, con Battista Gardoncini, Carla Piro Mander e Andrea Cenni), hanno vinto il concorso tra video dedicati alla Carta di Treviso e al tema minori e informazione indetto dall’Ordine nazionale dei Giornalisti. In premio, Carla Piro Mander, che ha presentato il video, e due allievi, parteciperanno, il 10 dicembre prossimo, alle celebrazioni indette a New York dall’Onu per il ventennale della Dichiarazione dei diritti del Fanciullo. Il video, di sette minuti e 40’’, ripercorre con tono cronachistico, chiaro e pulito, le tappe principali della vicenda di Serena Cruz, la bambina filippina adottata illegalmente da una famiglia di Racconigi (Cuneo) nel 1989, attraverso le voci dei protagonisti e dei giornalisti. Quel caso diventò un elemento di riflessione decisivo nel processo che il 5 ottobre 1990 culminò nella firma della Carta di Treviso tra Ordine dei Giornalisti, Federazione nazionale della Stampa Italiana e Telefono Azzurro.
 
Una bella soddisfazione per il Master, visibile negli occhi emozionati dei vincitori e della ccordinatrice dei laboratori giornalistici Vera Schiavazzi. Una soddisfazione anche per l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e per l’Associazione Stampa Subalpina: il segretario Alessandra Comazzi è intervenuta complimentandosi ancora per il riconoscimento ottenuto e augurando a tutti i venti allievi presenti un buon anno di studi, che culminerà nell’esame di Stato finale. E ora, dopo i mesi di stage in giro per tutta Italia e anche per il mondo (alcuni studenti hanno lavorato nelle redazioni Ansa di Londra, Tokyo e Buenos Aires), il ritorno sui banchi per affinare la propria preparazione, più che mai fondamentale per diventare buoni giornalisti in futuro.