Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Basilicata, in una nota, riferendosi all'inchiesta sulla “holding del malaffare”, ha definito “incettabile e semplificatorio far ricadere sui giornalisti la responsabilità della divulgazione delle intercettazioni telefoniche”. L' Ordine dei giornalisti, inoltre, ha sottolineato “il prioritario esercizio del diritto-dovere di cronaca, che non è però senza limiti e va contemperato con l' altrettanto legittimo diritto alla privacy di tutti i cittadini. Un giusto equilibrio tra queste indifferibili esigenze è una necessità già affermata nei principi ispiratori della deontologia professionale, nelle decisioni del Garante e nella giurisprudenza. Anche in questa vicenda l'Ordine eserciterà il ruolo di vigilanza che gli compete sia a tutela dei colleghi impegnati sul difficile fronte della cronaca, sia a difesa del diritto alla riservatezza che è di ogni cittadino”. Secondo l' Ordine, “è utile al raggiungimento di questi obiettivi un uso proprio e trasparente delle fonti. Devono rimanere riservate quelle parti delle conversazioni intercettate che attengono a comportamenti strettamente personali non connessi alla vicenda giudiziaria o che possono riguardare la sfera della vita intima”. L' Ordine, infine, ha invitato “a un esercizio del diritto di cronaca che rispetti l'essenzialità della notizia e tenga conto dell' interesse pubblico della notizia e della verità dei fatti, utilizzando un linguaggio non offensivo”.
(ANSA)