Nei saloni di Villa Calvanese a Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, si è svolto un incontro dei giornalisti dell’Assostampa Campania Valle del Sarno che è servito a illustrare tutte le novità che riguardano la nostra professione ma anche per celebrare l’8 marzo grazie alla presentazione del libro “Ti presento una donna”.
Uno degli argomenti all’ordine del giorno è stata la formazione continua: a partire dal primo gennaio 2014, infatti - per effetto dell’art.7 del Dpr 137/2012 - i giornalisti italiani dovranno assolvere all’obbligo della formazione professionale continua per adeguarsi alla normativa che prevede l’aggiornamento per tutti gli iscritti a un Ordine professionale come una delle condizioni per mantenere la propria iscrizione all’Ordine stesso. In pratica, ogni iscritto all’Ordine dovrà maturare 60 crediti formativi in tre anni.
Il presidente dell'Assostampa Salvatore Campitiello ha illustrato alla platea le modalità con cui sarà possibile chiedere all’Ordine dei Giornalisti il ricongiungimento professionale, così come stabilito nella seduta di Consiglio Nazionale dell’Ordine lo scorso 18 dicembre: i pubblicisti potranno affrontare l’esame da professionisti se negli ultimi anni hanno svolto unicamente questa professione, con una fascia retributiva minima e con regolari contributi Inpgi (maggiori informazioni sono on line sul sito old.odg.it).
Si è parlato, inoltre, dell’ambizioso progetto “Un giornale a scuola” con cui l’Assostampa punta a promuovere corsi di giornalismo negli istituti scolastici.
Nel corso della serata c'è stata la presentazione del libro “Ti presento una donna” di Angela Panaro e Antonio Stecca. Alfredo Salucci, giornalista, consigliere dell’Assostampa, è intervenuto per presentare al pubblico il volume che si legge tutto d’un fiato per la presenza di racconti avvincenti e per la scrittura moderna e intrigante.
Poi spazio all’autrice, Angela Panaro, che con il marito Antonio Stecca, ha realizzato questa serie di racconti che parlano della donna nella nostra società. Una donna che ancora oggi, nonostante il suo impegno è costretta ad avanzare contro corrente con mezzi inadeguati rispetto alle sue reali possibilità. Uno spaccato di donna con pregi e difetti, ma che ha la forza di reagire e di ribellarsi, di affermare il suo punto di vista in un mondo che nel futuro non potrà più ignorarla. L’autrice inoltre ha dichiarato il suo forzo per interpretare il disagio e il dolore dei suoi personaggi femminili che attraverso la scrittura hanno avuto la possibilità di materializzarsi in una realtà che le mette sempre in secondo piano. Poi ha indicato al suo fianco, una sedia vuota, metafora dell’assenza di tutte quelle donne di cui lei ha sempre cercato di farsi portavoce.
A conclusione dei lavori, il saluto del presidente Campitiello che ha chiesto collaborazione e condivisione per i progetti ambiziosi dell’Associazione.