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L’addetto stampa 2.0, un reputation manager

01/06/2015
Chi è l’addetto stampa 2.0? Quali sono le sue competenze? La sua vita lavorativa è più facile o difficile? Ne parliamo con il collega Daniele Chieffi, Web Media Relations Manager dell’Eni, docente in master alla Cattolica di Milano e a La Sapienza di Roma. Chieffi collabora con le testate del Gruppo 24 Ore, del Gruppo Editoriale L'Espresso e con affaritaliani.it. È animatore del sito olmr.it (Online Media Relations) e della relativa community professionale. È autore di Online media relations (Il Sole 24 Ore Libri, 2011) e Social media relations (Il Sole 24 Ore Libri, 2012).
 
Quale è il profilo professionale dell’addetto stampa online?
Deve essere molto più giornalista di quanto non sia mai stato quello tradizionale e, contemporaneamente, deve avere una lunga serie di competenze professionali fortemente digital. Giornalista perché deve essere in grado di pensare e realizzare contenuti, riuscendo a interpretare le esigenze dei propri pubblici di riferimento, armonizzandole con le esigenze di comunicazione della propria azienda od organizzazione. Per quanto riguarda le competenze digital, si spazia dal conoscere le dinamiche del giornalismo online (tempi, tecniche, strumenti), alle blog relations, dall'essere un community manager, in grado cioè di gestire le conversazioni dirette con gli utenti sui Social network, a un video producer e un grafico. Deve, poi, avere almeno le basi di informatica e di web Analisys. Insomma una professionalità multiforme ma che, alla fine, deve essere in grado di rispondere a un'unica esigenza regina: saper gestire la reputazione online della propria azienda. L'addetto stampa online è, più che altro, un Reputation manager.

Quali sono gli scopi, gli obiettivi e gli strumenti?
Scopo principale è la costruzione e la difesa della reputazione online. Reputazione che non è ciò che la gente pensa di un azienda, ma quello che è disposta a testimoniare pubblicamente su di essa, attraverso i propri commenti, likes o condivisioni. Gli strumenti principali sono tre, che coincidono con altrettante competenze: capacità di gestire le relazioni con i media digitali ovvero siti d'informazione, blog e influencers (quella che si definisce comunicazione intermediata); saper entrare in relazione con le communities e produrre valore (contenuti) per essi, attraverso la gestione delle conversazioni sui Social (la comunicazione disintermediata); infine saper interpretare dati e tendenze della rete, per avere occhi e orecchie, per decidere le appropriate azioni di comunicazione e misurarne i risultati (monitoraggio e web Analisys).

Quali sono le regole da seguire per una buona scrittura digitale?
Semplice, sintetica, con ampio uso del bianco ritmico e dei grassetti, fortemente ipertestuale e ricca di contenuti multimediali: immagini, video, infografiche. È ormai riduttivo parlare di scrittura sul web. In Rete si producono e diffondono contenuti, che altro non sono che oggetti mediali complessi, composti, in maniera organica, da elementi di testo e immagine. Il tutto senza dimenticare l'attenzione alla Seo -Search Engine Optimization (l’ottimizzazione ovvero tutte le azioni tese ad ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca, grazie ad un migliore posizionamento), altrimenti un contenuto che non si trovi in un motore di ricerca è un contenuto che non esiste.

 È solo tecnologia o anche testa?
È soprattutto testa ma anche cuore. Le competenze tecnologiche sono necessarie ma usate senza raziocinio e senza emozione diventano fredde e inutili. Il web è un ecosistema sociale e il suo motore è emozionale. Lavorarci, viverci dentro, chiede testa, testa e cuore.

Qui, ora, nel bar in cui ci troviamo, che cosa può fare un ufficio stampa 2.0?
Praticamente tutto. Basta un tablet o un Pc e un telefono. Con i primi si scrive, si lavora un'immagine o la si realizza, così come un video. Si scrivono mail, si fa recall attraverso le chat dei Social network, si leggono i grafici della web Analisys, si gestiscono le mail, si leggono documenti e si scrivono testi, si gestiscono le relazioni con i bloggers e gli influencers. C'è poco che non si riesca a fare in un Bar, come da ovunque ci sia connessione.